Padule di Fucecchio, ungulati e biodiversità: partono i corsi di formazione

Anche le riserve naturali del Padule di Fucecchio sono interessate dal piano di abbattimento degli ungulati previsti dalla Regione Toscana al fine di proteggere le biodiversità e scongiurare una pericolosa alterazione degli habitat naturali nelle aree protette, messe sempre più a rischio da una massiccia presenza di cinghiali.

Gli assessorati all’ambiente e alla caccia della Regione hanno coinvolto gli Atc (Ambiti territoriali di Caccia), nello specifico per il Padule si tratta dell’Atc Firenze Sud e l’Atc Pistoia, e tutti i portatori di interesse della zona per procedere alla formazione di personale già in possesso di prerequisiti che, con il controllo delle guardie volontarie incaricate dalla polizia provinciale, procederanno alla cattura e all’abbattimento di alcuni capi nel periodo compreso tra la seconda metà di gennaio e febbraio.

I corsi di formazione inizieranno il prossimo 11 gennaio e interesseranno persone in possesso sia dell’abilitazione all’attività di controllo che alla caccia di selezione al cinghiale. Questi cacciatori esperti, svolgeranno un ulteriore corso specifico per contribuire a contenere le specie attraverso piani di abbattimento programmati dalla Regione. L’attività verrà svolta in orario serale e/o notturno, ovvero all'alba e solo nei giorni feriali.

“L’obiettivo – spiega il presidente dell’Atc 5 Firenze Sud, Giovanni Doddoli – è quello di preservare le biodiversità attraverso il contenimento di specie come i cinghiali che, in quanto onnivori, rischiano di alterare la situazione nelle riserve naturali. Ritengo si tratti di un importante passo avanti perché finalmente si abbandona un atteggiamento contemplativo della situazione in essere per fare delle scelte che vanno nella giusta direzione che è quella del contrasto e del contenimento delle specie che si sviluppano oltre misura. Per gli Atc, che hanno un ruolo nella gestione del territorio e della fauna selvatica, questo rappresenta sicuramente un passo importante. E’ opportuno rimarcare ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che non stiamo parlando di licenza di uccidere o di caccia indiscriminata ai cinghiali, come qualcuno vorrebbe far credere, ma semplicemente di una pianificazione fatta nel rispetto delle normative vigenti per il contenimento di una specie all’interno delle riserve naturali. Che per farlo si ricorra anche alle conoscenze del territorio proprie dei cacciatori, per noi rappresenta un elemento molto positivo, perchè si valorizza concretamente ruolo e cultura venatoria moderna e non di meno questo va ad accrescere le competenze e la formazione dei cacciatori stessi. In questo senso è stata molto importante la sensibilità degli amministratori sul territorio. Voglio ringraziare pubblicamente i membri dell'ATC 5 – Firenze Sud del territorio e in particolare il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, per essersi attivato prontamente al fine di organizzare, in tempi strettissimi, questa preziosa attività”.

Fonte: Ufficio Stampa



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