Villa di Castiglione, al via il referendum per la fusione

Giacomo Bugliani presiede la commissione Affari istituzionali

“Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Villa di Castiglione, per fusione dei comuni di Castiglione di Garfagnana e Villa Collemandina?”. Questo il quesito referendario che sarà sottoposto alla popolazione delle due amministrazioni lucchesi, come da delibera del Consiglio regionale, che a maggioranza si è pronunciato a favore della fusione, in linea con la proposta di legge della Giunta regionale e con le deliberazioni dei comuni interessati.

Nell’illustrare l’atto in aula, il presidente della commissione Affari istituzionali, ha ricordato l’audizione dei due sindaci di Castiglione di Garfagnana e di Villa Collemandina. I sindaci hanno presentato due realtà contigue non solo per territorio ma anche per servizi, sottolineando la necessità di dare una nuova organizzazione nell’interesse della popolazione, che è stata interessata da percorsi partecipativi sul territorio. I mille e 800 abitanti di Castiglione, insieme ai mille e 300 di Collemandina, andranno a formare un Comune di circa 3mila unità, dopo il referendum consultivo per l’istituzione – dal 1° gennaio 2019 – del Comune di Villa di Castiglione.

“Abbiamo avuto modo di ascoltare i primi cittadini per toccare con mano le esigenze delle comunità coinvolte e poter valutare al meglio in questo modo l’opportunità di indizione del referendum. – fa presente Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissione Affari istituzionali - Abbiamo potuto approfondire così le caratteristiche dei comuni direttamente da chi li amministra, riuscendo a constatare che si tratta di due realtà contigue non solo per territorio ma anche per servizi, in cui un’organizzazione sinergica risulta determinante nell’interesse della popolazione. Ascolto e confronto quindi come punto di partenza: è questo infatti per noi il giusto modo di procedere per una scelta consapevole di semplificazione amministrativa”.

Nel corso del dibattito, il consigliere Marco Casucci ha annunciato l’astensione critica, vista la mancata revisione della normativa sulle fusioni; mentre i consiglieri Gabriele Bianchi, Tommaso Fattori e Monica Pecori hanno annunciato il voto favorevole, alla luce delle audizioni dei sindaci, raccomandando l’impegno sul fronte della partecipazione.



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