Mps, mozione contro la chiusura delle filiali. Il Consiglio regionale chiede di incontrare i vertici

Monte dei Paschi: l’aula ha approvato due mozioni con voto unanime, la prima del Partito democratico contro la chiusura delle filiali di banca nelle zone montane e la seconda del Movimento 5 stelle sul piano di ristrutturazione di Monte dei Paschi di Siena. Giacomo Bugliani, nell’illustrazione, ha parlato di un atto dovuto in seguito alla crisi del settore bancario e all’imminente previsione di chiusura di una serie di filiali del Monte dei Paschi di Siena in territori marginali della Toscana dove l’utenza è minore. Nell’atto si impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo per mettere in campo iniziative per salvaguardare la presenza degli istituti di credito nelle zone montane della regione e garantire un servizio adeguato ai cittadini.

Giacomo Giannarelli, esprimendo voto favorevole, ha ribadito l’importanza di garantire servizi di prossimità e mantenere i presidi nei territori decentrati. Il consigliere regionale ha poi illustrato la seconda mozione, nella quale si chiede un incontro istituzionale urgente e trasparente con il presidente del Monte dei Paschi. Obiettivo dell’incontro è fare chiarezza sulle reali intenzioni del gruppo e capire se nel piano di ristrutturazione il gruppo intenda cedere il patrimonio di immobili e opere d’arte.

Voto favorevole ad entrambi gli atti è stato espresso da Tommaso Fattori che ha ribadito l’importanza di ogni atto diretto ad evitare lo spopolamento dei territori e l’impoverimento dei servizi.

Sì alle due mozioni anche da Claudio Borghi. Per il consigliere regionale si tratta di una battaglia contro lo spopolamento di certe aree marginali.
Anche Monica Pecori ha motivato il voto favorevole ai due atti, ricordando che nelle aree montane la popolazione è per lo più anziana e che quindi necessita di servizi locali. Sì alle due mozioni anche da Stefano Scaramelli, che ha ribadito la necessità di aprire un confronto con tutto il sistema bancario al fine di tutelare le realtà più periferiche.

La mozione è stata sostenuta dal capogruppo Pd Leonardo Marras e i colleghi Fiammetta Capirossi, Massimo Baldi, Andrea Pieroni, Alessandra Nardini, Gianni Anselmi e approvata all’unanimità nella seduta odierna dell’assemblea toscana.

“La riorganizzazione della rete degli sportelli da parte degli istituti bancari ha interessato, anche in Toscana, in particolar modo le aree interne e le zone montane, dov’è in atto da tempo anche un ridimensionamento di altri servizi particolarmente importanti per la vita quotidiana delle persone, come ad esempio quelli postali e dove abbiamo già presente l’esigenza di dover mettere in campo azioni contro lo spopolamento. – spiega Bugliani - L’avvio della chiusura di alcune filiali in questi territori ha comportato un diffuso allarme da parte dei cittadini e degli stessi sindaci dei Comuni interessati, che intravedono un’ulteriore perdita di competitività soprattutto per le aree maggiormente distanti dai grandi centri urbani. Pensiamo quindi sia necessario e urgente attivarsi per scongiurare un ulteriore indebolimento dei servizi presenti nelle zone marginali; non possiamo permettere che le operazioni di ristrutturazione degli istituti di credito rischino di favorire un progressivo abbandono di questi territori. Contrastare i fenomeni di riduzione della popolazione, sostenere e valorizzare le economie locali e rispondere adeguatamente alla domanda di servizi in termini di disponibilità e accessibilità sono obiettivi che ci siamo posti nel Piano regionale di sviluppo e che siamo convinti di dover perseguire con forza. Per questo con la mozione approvata oggi sollecitiamo un impegno della Regione Toscana a tutela di territori delicati e complessi che hanno bisogno di tutto il nostro sostegno”.



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