Nannipieri amaro: "Sono libero. Avessi tessere di partito, dirigerei musei e gallerie"

In merito alla cultura e alla politica, Luca Nannipieri afferma: "Sono il più noto critico d'arte in Toscana. Se avessi tessere di partito in tasca o facessi il lustrascarpe a qualche onorevole e consigliere regionale, a quest'ora dirigerei un importante museo o fondazione. Il livello di asservimento, di servilismo, di cortigianeria, che l'arte ha avuto e continua ad avere verso la politica in Toscana, ha raggiunto limiti insopportabili di indecenza. Nonostante la regione sia simbolo dell'arte con Firenze, Siena, Pisa, Lucca e Arezzo, non riesce a produrre nulla di artisticamente esplosivo (se si esclude la bocelliana Lajatico) perché la cappa della politica spegne ogni possibilità di grandezza, di rilancio. Se avessi accettato questo sistema, se avessi preso più o meno direttamente tessere di partito, con gli spazi mediatici locali e nazionali di cui dispongo, a quest'ora sarei a presiedere rilevanti musei, gallerie o fondazioni, che ricevono grossi finanziamenti pubblici. Scrivendo su giornali e settimanali nazionali, e avendo avuto come riprenderò ad avere spazi televisivi sui canali principali, sono il critico d'arte più visibile in Toscana. La mia visibilità culturale è un dato di fatto, non è di per sé un merito, anche perché rispetto e ammiro i vari critici d'arte che invece curano cataloghi e mostre in modo più appartato e silenzioso. È una loro scelta e va bene. Non ho tessere di partito, né di destra né di sinistra. Le chiusure, per questa mia libertà, sono evidentissime, ma vado avanti, per dimostrare, a me stesso e a tutti i professionisti del settore, che la cultura vive di libertà e di pensiero critico, e la libertà e il pensiero critico non sono mai stati strettamente organici ai partiti".

Fonte: Ufficio Stampa



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