Elezioni, il Pd Empolese Valdelsa chiede la riconferma dei parlamentari uscenti

Monica Salvadori e Jacopo Mazzantini (foto Gianni Nucci)

L’assemblea territoriale del Partito democratico Empolese Valdelsa si è tenuta ieri, lunedì 22 gennaio, alla casa del popolo di Montespertoli.
All’ordine del giorno la campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo. Il segretario della federazione Jacopo Mazzantini ha presentato il documento sulle candidature: “Stiamo per entrare nella fase più intensa della campagna elettorale, quella successiva alla presentazione delle liste dei candidati nei collegi uninominali e plurinominali.

Il Partito democratico dell’Empolese Valdelsa è pronto per affrontarle, forti della consapevolezza che in questi cinque anni i governi a guida Pd hanno preso un Paese nel bel mezzo della più dura crisi economica del dopo guerra e lo hanno rimesso in piedi e tutto ciò senza aumentare la pressione fiscale, ma anzi riducendola a favore di famiglie ed imprese.

Abbiamo scelto e percorso fino in fondo la strada del riformismo, portando a termine riforme attese da anni nel partito e nel Paese anche con la consapevolezza delle resistenze, talvolta fortissime, che si sarebbero frapposte e che non sempre il cambiamento avrebbe generato vantaggi in termini di consenso elettorale.

Nel nostro territorio, poi, abbiamo attraversato questa stagione politica da protagonisti grazie ad un lavoro di squadra, che, insieme alla società civile, hanno portato avanti quotidianamente e con straordinaria costanza coloro che ci rappresentano all’interno delle istituzioni, dai Comuni alla Città Metropolitana, dalla Regione Toscana al Parlamento fino al Governo. Con un impegno capillare sul territorio in un rapporto fatto di dialettica, lealtà e coesione partito e istituzioni che abbiamo l’onore di governare siamo riusciti a raggiungere risultati importanti non solo sotto il profilo elettorale (riconfermando undici amministrazioni su undici alle amministrative del 2014 e contribuendo in modo determinante al successo delle regionali 2015) ma soprattutto rispetto alla capacità di andare oltre l’ordinaria amministrazione. Lo sblocco del patto di stabilità da parte del governo Renzi, i finanziamenti stanziati da Governo e Regione, uniti alla capacità progettuale dei Comuni dell’Empolese Valdelsa ha permesso, nonostante la difficilissima congiuntura economica e la riduzione di spesa pubblica a disposizione dei Comuni, di iniziare a costruire nuove prospettive di sviluppo per il nostro territorio, anche grazie alla presenza di una unità territoriale avente rappresentanza istituzionale attraverso l’Ente di secondo livello Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa.

Per questo chiediamo al partito nazionale e regionale di dare continuità a questo percorso, valorizzando una proposta di candidature che sorgono dal basso, confermando la rappresentanza del territorio in Parlamento che l’Empolese Valdelsa ha legittimato in questi anni, convinti che la candidatura nei nostri quattro collegi (uninominali e plurinominali) delle figure effettivamente rappresentative del nostro territorio, che hanno portato avanti nei 5 anni ormai alle spalle i rapporti con la società civile ed il lavoro che ha dato i risultati sopra richiamati sia indispensabile per rappresentare quel valore aggiunto in termini elettorali, necessario per poter prevalere nei collegi uninominali e, più in generale, ottenere il risultato complessivo che ci consenta di continuare a governare il Paese anche nei prossimi 5 anni.

Inoltre, dovremo saper parlare a tutti e, in particolare, tenere di conto della pluralità interna al Pd, quale ricchezza da valorizzare sia rendendo merito al contributo profuso in questi anni di governo e nelle proposte del programma elettorale da tutte le anime del partito, sia chiamando sul territorio nel corso della campagna elettorale dirigenti nazionali in grado di rappresentare complessivamente quella pluralità.

Infine, anche se questa legge elettorale e la individuazione geografica dei collegi ci impone una separazione di tre dei nostri undici Comuni in collegi diversi, questo non ci spaventa, ma anzi sarà uno stimolo per arricchire il confronto e portare avanti proprio in quei tre Comuni con ancor più intensità e presenza che altrove una campagna elettorale che ovunque dovrà andare porta a porta, nelle piazze, tra la gente

Da parte nostra, in definitiva, tutta la determinazione e l’impegno di sempre, per proseguire sulla strada del cambiamento del Paese e del continente europeo. Perché il futuro sono gli Stati Uniti d'Europa e politiche sempre più orientate a stimolare la crescita e sempre meno ispirate all'austerity. Spetta al Pd convincere gli italiani di essere l'unica scelta affidabile. Spetta all'Empolese Valdelsa essere all'altezza delle aspettative. Avanti!”

Il documento è stato votato all’unanimità dall’assemblea.

Ci sono stati diversi interventi che hanno sottolineato la necessità che il territorio sia rappresentato in Parlamento, il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha detto: “Non dobbiamo sottovalutare il passaggio delle candidature, sarebbe sbagliato non poter contare su un nostro collegio per la nostra rappresentanza. I candidati qui li abbiamo e li vogliamo riconfermare.”

Alessio Sabatini ha ribadito che si deve lavorare per riconfermare i nostri parlamentari, ricordando i molti fondi sono stati convogliati sul nostro circondario: “La 429, la ferrovia fra Empoli e Granaiolo, il ponte sull’Arno a Limite, più tante altre cose sono stati risultati importanti; chiedo che si faccia un ulteriore sforzo per indirizzare un po’ di fondi almeno per la progettazione della 436 che per Fucecchio è molto importante”.

Dario Parrini ha ringraziato il segretario per il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni in Parlamento e poi ha aggiunto: “ Il primo punto da cui partire è chiedersi se si sta meglio o peggio di cinque anni fa. Forse si poteva fare anche meglio, ma intanto siamo andati avanti e se viene data fiducia a chi ha governato finora si andrà ancora avanti, in caso contrario si tornerà indietro anche perché le proposte del centrodestra costano 111 miliardi di euro, quindi sono promesse irrealizzabili oppure si esce dall’euro e si torna al 2011, sull’orlo del baratro.

Questo è un argomento al quale sono sensibili i ceti medi, che probabilmente decideranno le elezioni. Dobbiamo evidenziare che questa destra è guidata dai populisti europei e non dai popolari: Salvini più Meloni hanno la maggioranza rispetto a Berlusconi e non possono garantire stabilità e ordine a questo Paese, possono portare solo confusione, emarginazione dell’Italia e parole d’ordine ormai fasciste.

Poi ci sono i M5S che hanno un programma ondivago, con indicazioni che mirano a sforare i vincoli europei. Ma per chi mira a distruggere l’incapacità dei M5S è quasi un merito, anche se non sanno governare le città. Noi dobbiamo far capire alla gente che abbiamo la voglia di fare di più. In questa frase c’è tutto l’orgoglio di quello che abbiamo fatto, ma anche la necessità di fare ancora di più”.

Fonte: Ufficio stampa PD Empolese Valdelsa



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