Una partita di calcio sociale nel nome di Castellani e delle vittime dei campi di sterminio

Lo stadio come luogo dedicato non solo allo sport ma anche alla memoria e al ricordo.

In occasione delle iniziate collegate alla Giornata della Memoria si è scelto infatti di ricordare la figura di Calco Castellani, Bomber storico dell’Empoli Calcio che venne deportato nei campi di sterminio di Mauthausen Gusen e al quale è dedicato lo stadio empolese. Il ciclo di eventi è organizzato dalla cooperativa sociale Il Piccolo Principe e dal Centro di Accoglienza di Empoli, insieme all’Empoli Calcio e alla sezione empolese dell’Aned.

L’iniziativa ha preso il via dalla lapide commemorativa a Carlo Castellani, presente all’interno della Tribuna centrale, ed è proseguito con un incontro nella sala stampa con il figlio di Castellani, Paolo Bruschi, studioso di storia dello sport, il presidente della sezione Aned Alessio Mantellassi e Sauro Cappelli, il presidente onorario.

Ad aprire l’incontro l’assessore alla memoria del Comune di Empoli Eleonora Caponi e Juri Stabile, operatore della cooperativa sociale Il Piccolo Principe.

Tra il pubblico anche i ragazzi del Centro Giovani Avane, uditori giovani e attenti che hanno, nei mesi precedenti, lavorato sul significato della memoria dell’Olocausto e i ragazzi richiedenti asilo ospiti dei centri di accoglienza straordinaria gestiti dal consorzio CO&SO Empoli. La presenza dei ragazzi in arrivo dall’Africa si inserisce nell’ottica della conoscenza del territorio e della storia, anche dolorosa, che la città ha vissuto, in un parallelismo tra quello che succede oggi in troppe parti del mondo e quello che avvenne in Europa durante seconda la guerra mondiale.

Il ciclo di eventi era iniziato ieri con la partita di Calcio Sociale, il progetto portato avanti dalla Cooperativa Il Piccolo Principe e dal Centro di Accoglienza di Empoli. In campo anche i ragazzi dei Centri di accoglienza straordinaria gestiti da CO&SO Empoli. Il match alla Polisportiva Avane, da sempre sede ufficiale del Calcio Sociale Empolese, è stato  introdotto dall’assessore allo Sport del Comune di Empoli Fabrizio Biuzzi e dal Presidente dell’ANED Alessio Mantellassi, sezione Empoli.

Il prossimo appuntamento, rivolto a ragazzi dai 14 anni in su, è previsto per venerdì 26 Gennaio dalle 17 alle 19 all’Open Space Centro Giovani Avane, Spazio La Vela Margherita Hack, sul tema “La piramide dell’odio: segnali di discriminazione ai tempi dei social”.

L’incontro affronterà in modo interattivo i temi dello stereotipo e del pregiudizio, con uno sguardo particolare sul linguaggio espresso nei social network. Il ciclo di tre incontri proseguirà nelle date venerdì 9 febbraio e venerdì 23 febbraio e sarà curato da Educatori del Centro Giovani e da un rappresentante dell'ANED. Al termine verrà realizzato un video clip che sarà proiettato all'interno di un convegno su Immigrazione e nuove frontiere di discriminazione che si terrà nel mese di Marzo ad Empoli.

Ultimo appuntamento della settimana è per venerdì 26 Gennaio alle 21 nei locali del Centro Giovani Avane con la proiezione del film “Hannah Arendt - La banalità del male; uno sguardo sulla zona grigia della coscienza. Fino al 27 gennaio (dalle 16 alle 19), poi, sarà visitabile al Cenacolo degli Agostiniani la mostra del fotogiornalista, dal titolo “E l’uomo dov’era”. Si tratta di un fotoreportage in cui la forza di uno scatto, diventa forza per ricordare e non dimenticare.

 

Fonte: Co&So Empoli - Ufficio stampa e comunicazione



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