Diritti di genere, Arci Valdera difende l'autonomia degli studenti del liceo 'XXV Aprile'

Da qualche giorno sulle pagine dei giornali abbiamo avuto modo di leggere di toccare con mano un interesse appassionato per il programma delle giornate alternative realizzate dal Liceo XXV Aprile di Pontedera. Interesse manifestato prima dal Comitato educazione, famiglia, scuola di Pisa e poi dall’ Osservatorio per le politiche della famiglia di Cascina, due realtà totalmente estranee al nostro territorio ed al Liceo XXV aprile in particolare.

Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà agli studenti e alle studentesse del Liceo XXV aprile, al collegio docenti e al Consiglio d’Istituto, diventati bersaglio di una presa di posizioni puramente ideologica, strumentalmente polemica e farcita di falsità.

Un’ingerenza insopportabile e preoccupante, mossa per mano di soggetti che altro non fanno che agitare lo spauracchio del gender, una grottesca catena di Sant’ Antonio impastata di banalità e procurati allarmi a tratti comici ma non per questo meno pericolosi. Gli ambienti accademici lo definiscono un tipico “argomento fantoccio”, intendendo con ciò descrivere l’evocazione di qualcosa di inesistente utilizzato principalmente per osteggiare e prendere posizione contro i diritti lgbt o contro i diritti in generale. Uno spauracchio che viene agitato tuttavia con colpevole intenzionalità e che anche in questo caso dimostra la sua totale insussistenza.

Vogliamo invece esprimere grande apprezzamento per l’iniziativa degli stessi ragazzi, che hanno invece proposto di inserire all’interno delle giornate alternative momenti di confronto sul tema delle diversità, dei diritti, dell’inclusione e delle discriminazioni, andando a toccare sfere molto diverse, dalla disabilità al genere e all’immigrazione. Nulla a che vedere dunque con lo spauracchio del gender.

Una scelta di grande responsabilità, che rivela la volontà degli studenti e della scuola tutta di svolgere pienamente il ruolo di “comunità educante”, che con coraggio affronta l’educazione alla diversità e la lotta agli stereotipi di genere con la consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dalle istituzioni scolastiche nella formazione di nuovi cittadini. E con la consapevolezza infine di quanto la lotta alle discriminazioni, il contrasto al bullismo e all’omofobia, la promozione della parità dai sessi e la prevenzione della violenza di genere, lo si debba fare nelle scuole, insieme ai giovani e giovanissimi.

Difendiamo una scuola autonoma, libera e laica, che investa in saperi e conoscenza, che investa in autoformazione e che riconosca piena dignità all’impegno e all’iniziativa degli studenti che come nel caso del Liceo XXV Aprile hanno individuato spunti di riflessione e su questi si sono confrontati con docenti e rappresentanti. Nessuna ingerenza esterna è tollerabile, in particolar modo quando si tratta di argomentazioni pretestuose e strumentali.

Fonte: Arci Valdera



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