Radio Chianti, agli albori del fm: iniziative per l'anniversario dei 40 anni

(foto da Facebook)

Anche il cuore di un parroco può battere per la musica, le dirette, le radiocronache, i jingle. Fu Don Giuseppe Reggioli, parroco di Greve in Chianti dagli anni ‘60, a costruire intorno a Radio Chianti un vero e proprio progetto di radio comunitaria. Un centinaio di giovani, di età compresa tra i 14 e i 20 anni, appassionati e coinvolti attivamente nella attività, nel coordinamento e nella gestione di uno strumento di comunicazione che si diffuse gradualmente in gran parte della regione. Si ascoltava sulle frequenze Fm 99.00 e 92.00 nel Chianti, nel Valdarno superiore e nell’area fiorentina. Una semplice antenna piantata sul campanile della Chiesa di piazza Matteotti, e successivamente sulla vetta del Monte San Michele, è bastata a dare voce alla campagna chiantigiana e a diffonderla in città. Da Greve, nel 1978, la passione e la voglia di uscire dai confini della periferia crescono nell’idea di don Reggioli e si alimentano in un piccolo studio attrezzato con pochi strumenti, tra microfoni, giradischi e piastre per audiocassette. A rappresentare graficamente la radio un uccellino che canta su fondo blu e verde e uno slogan Radio Chianti “canto libero” che rimarrà impresso nel ricordo intergenerazionale di tanti, soprattutto nei giovani di allora, oggi cinquantenni.

Radio Chianti è una delle prime emittenti private nella storia della radio italiana ad esplodere tra le colline di un piccolo paese di provincia. Il Comune di Greve in Chianti riscopre e ripercorre la vita della radio che parlò, canto, suonò con un palinsesto variegato ed eterogeneo per alcuni decenni. L’idea di mettere in piedi un ciclo di iniziative, insieme a coloro che vissero in prima persona l’esperienza, si terrà nel corso del 2018 a partire dell’anniversario. In primo piano i protagonisti, le voci di quegli anni, il canto libero di una generazione che contribuì alla crescita culturale e sociale della comunità. Si chiama “C’era una volta Radio Chianti 1978 – 2018” e riempirà di memorie, ricordi, testimonianze la giornata, la prima delle iniziative previste, in programma sabato 17 febbraio alle ore 10 nella sala consiliare del palazzo comunale. L’evento sarà moderato da Marco Hagge che dall’esperienza formativa della radio ha tratto opportunità professionali ed è diventato un volto noto di Rai 3.

“Ricorderemo anche attraverso le registrazioni audio di allora la prima diretta dell’emittente – dice il sindaco Paolo Sottani - quando negli anni Settanta le radio iniziarono a far sentire la propria voglia di raccontare la quotidianità, l’idea di un parroco aperto, colto, attento e sensibile alla necessità di comunicare, trovò uno spazio reale nell’etere. Pochi apparecchi in studio, situato in piazzetta Santa Croce, un’ape e una scala per installare l’antenna e una pagina della nostra storia da scrivere con la passione dei giovani volontari come Marco Hagge, Mario Hagge, Spartaco Mori, Italo Baldini e tanti altri”. In ponte ci sono una mostra fotografica e la presentazione di una pubblicazione nel corso dell’anno.
Nel 1976 una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la liberalizzazione dell’etere. Nel 1978, due anni dopo, un prete, Giuseppe Reggioli, fonda Radio Chianti, che quindi appartiene al gruppo delle primissime radio libere. Una generazione di giovani di Greve partecipa alla vita della radio, che è soprattutto voglia di stare insieme e di condividere un progetto importante. Radio Chianti ha cessato di trasmettere nel 1996. Don Giuseppe Reggioli è scomparso a trenta anni esatti dalla nascita della radio.

Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino



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