Ludopatia, LeU organizzano incontro con don Armando Zappolini

Il gioco d’azzardo si è ormai diffuso in modo trasversale in ogni categoria sociale e fascia di età; è ormai una consuetudine vedere all’edicola, dal tabacchino ma anche in molti altri esercizi pubblici, giovani ed anziani che si accaniscono sul gratta e vinci od alle slot machine ed altre forme di scommesse sempre più infide e coinvolgenti. Se approfondiamo minimamente le notizie di cronaca nera, che arrivano alla ribalta dei mass-media, scopriamo che all’origine del fatto increscioso una volta su tre c’è un giocatore patologico affetto da ludopatia.

Basti pensare che si calcola che ogni cittadino italiano, compreso i neonati, spenda ogni anno circa 1.300,00 euro per tentare la fortuna al gioco ed i giocatori patologici sono circa 1.000.000 e le persone a rischio 1.800.000: bastano queste cifre ha dimostrare che il gioco d’azzardo è ormai diventata una piaga sociale.

Ma se approfondiamo l’argomento possiamo scoprire come lo stato non guadagna poi molto dalle imposte sul gioco e che gran parte di quei soldi vengono spesi per curare chi è affetto da ludopatia, senza considerare i gravi danni sociali provocati a se stessi ed agli altri dai giocatori compulsivi. I veri beneficiari sono spesso associazioni illecite che utilizzano il sistema anche per riciclare danaro sporco.

Cosa possiamo fare? Noi di Liberi e Uguali pensiamo che possiamo fare molto sia come cittadini che come rappresentati istituzionali. Molti sono coloro che da anni si battono per impedire tutto questo; uno di questi è don Armando Zappolini con l’associazione “Mettiamoci in gioco”.

Lunedì 19 febbraio alle 21 presso la fondazione I Care a Fucecchio in via I° settembre n.43 abbiamo la possibilità di incontrarci con don Armando e parlare di tutto questo con coloro che vorranno ascoltarci.

Fonte: Liberi e Uguali Fucecchio



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