Fatti del ’21: la storia ha parlato, la politica?

La copertina del libro 'Empoli in gabbia'

Come si arriva al mese di marzo, ecco che a Empoli si torna puntualmente a parlare dell’eccidio di cui rimasero vittima nel lontano 1921 nove fra marinai e carabinieri inviati a Firenze per sopperire allo sciopero che paralizzava il trasporto ferroviario nazionale e scambiati per squadristi fascisti. Per farla breve i fatti del ’21 come tutti li conoscono. La lista ‘Ora si cambia’ ha presentato infatti un documento che verrà sottoposto alla firma di tutte le forze politiche nel quale, oltre a ricordare quegli episodi che ormai gli storici danno per assodati (chi vuol avere lumi molto veloci è sufficiente che consulti wikipedia alla voce “fatti di Empoli” o se ha più tempo il libro del compianto avvocato Lastraioli e di Roberto Nannelli ‘Empoli in gabbia’ basato sui documenti processuali), chiede di apporre una targa commemorativa di quei giovani militari che morirono. Un documento ufficiale che cade in un momento particolare, in quanto a ridosso di una scadenza importante come quella elettorale, ma che ha comunque un tono che riesce a volare un po’ più in alto della semplice polemica politica da social.

Il documento è di fatto un invito all’amministrazione a chiudere un episodio accaduto ormai ben 97 anni fa, maturato in un contesto politico e sociale, grazie a Dio, lontano ormai anni luce ed a riconoscere la giusta memoria a quelle persone uccise. Sarà raccolto dalle forze politiche di maggioranza presenti in Consiglio? Sarà possibile un confronto serio che analizzi tutto il quadro nel quale i fatti maturarono arrivando a chiuderli come gli storici hanno già fatto? Ovvio che una risposta arriverà solo fra qualche tempo, ma appare fin troppo evidente che sarebbe davvero ora di chiudere questo capitolo ormai lontanissimo e di smetterla di dividersi su un argomento sul quale è stata fatta piena luce dagli storici.

Facile immaginare le levate di scudi dalla sinistra estrema, del resto avvezza a criticare tutto e tutti ed a mettere da sola il cappello su ogni cosa riguardi quel periodo e quello successivo quasi ne fosse l’unica depositaria ed erede, ma il Partito Democratico che è la forza politica di maggioranza ha ormai raggiunto una maturità tale da poterlo anche portare ad un passo che i tempi quasi impongono. Una città che è medaglia d’oro al merito civile e che ha un patrimonio di valori di democrazia ormai consolidato non può e non deve certo aver paura di dare dignità a nove persone innocenti morte ormai 97 anni fà.

Marco Mainardi

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