Disturbi dell'apprendimento, nasce rete di supporto per le famiglie: 22 incontri per due anni

Da sinistra Manuela Zacchini dell'Aid Prato, il sindaco Lorenzini e l'assessore alla pubblica istruzione, Rossella De Masi.

Dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia sono disturbi specifici dell'apprendimento riconosciuti da una legge dello Stato, la 170/2010, e definiti comunemente come Dsa.

A Montemurlo, per aiutare le famiglie di bambini e ragazzi che presentano queste difficoltà, nasce un progetto innovativo dal titolo L'unione fa la forza… Scuola, Famiglia, Aid, Comune. Difficoltà scolastiche e apprendimento: come può essere così difficile? che mette insieme per l'appunto il Comune, le scuole (istituto comprensivo “Margherita Hack”, Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” e la scuola paritaria “Sacro Cuore”), le famiglie, l'Aid, l'associazione italiana dislessia sezione di Prato e i pediatri.

L'obiettivo principale, infatti, è quello di creare sul territorio una rete di supporto psicologico e metodologico per le famiglie con figli con disturbi specifici dell'apprendimento.« Il progetto rappresenta un percorso complementare a quello già attivato nella scuola con la cooperativa “L'albero bianco”, che coinvolge insegnanti e alunni - spiega l'assessore alla pubblica istruzione del Comune di Montemurlo, Rossella De Masi – Si tratta di un'esperienza extrascolastica che si rivolge prevalentemente alle famiglie per aiutarle da un punto di vista psicologico a saper riconoscere e accettare che il Dsa non è un handicap, ma una caratteristica di alcuni bambini, che richiede comportamenti adeguati a scuola e a casa. Se la famiglia ha un comportamento accogliente e comprensivo anche per il bambino sarà più facile accettare la situazione. Inoltre, attraverso gli incontri i genitori potranno conoscere ed imparare ad usare gli strumenti compensativi per l'apprendimento, come ad esempio gli audio libri ed altri strumenti digitali, utili per favorire lo studio a casa e l'autonomia dei ragazzi».

Il programma prevede 22 incontri (tutti ingresso gratuiti grazie al sostegno economico del Comune che ha finanziato il progetto con 3 mila euro), che prenderanno il via il prossimo 19 marzo:« Il progetto ha durata biennale - prosegue l'assessore De Masi- L'obbiettivo è quello di iniziare a coinvolgere le famiglie in questa prima fase e poi accompagnarle in un percorso che, dal prossimo settembre, sarà parallelo all'anno scolastico».

Gli incontri, oltre che ai genitori, si rivolgono anche agli studenti delle scuole superiori e agli insegnanti, e vedranno gli interventi di esperti (psicologi, pedagogisti, pediatri ma anche informatici per l'uso degli strumenti compensativi) e testimonial che porteranno la propria esperienza di ex- studenti Dsa:« Il progetto vuole promuovere la serenità in famiglia e nella coppia. Lo scopo della nostra associazione, infatti, quello di dare alle famiglie e ai ragazzi con Dsa gli strumenti e il sostegno psicologico e metodologico per affrontare le difficoltà e raggiungere il successo scolastico», spiega la presidente dell'Aid Prato, Manuela Zacchini. In questo senso una figura importante individuata dalla rete territoriale sul Dsa è quella del pediatra, valido alleato della famiglia per dare una prima informazione e un supporto nella scelta del percorso più efficace per i bambini e la famiglia.

“L'unione fa la forza… Scuola, Famiglia, Aid, Comune. Difficoltà scolastiche e apprendimento: come può essere così difficile?”, dunque, vuol essere un vero è proprio percorso di accompagnamento genitoriale, un “manuale pronto all'uso” per aiutare e migliorare la relazione genitori – figli, nella coppia genitoriale e favorire così maggiore stabilità ed equilibrio familiare.

Altri incontri del percorso, che si concluderà a novembre 2019, invece, sono rivolti agli alunni di scuola superiore per fare apprendere strategie di studio, autonomia e consapevolezza e superare con successo le difficoltà. Inoltre i seminari tratteranno il tema degli strumenti compensativi digitali per favorire di una didattica inclusiva, un opportunità per docenti e alunni. Infine, le scuole coinvolte nel progetto promuoveranno dei momenti rivolti ai genitori durante i quali sarà presentato il Piano Didattico Personalizzato con gli strumenti e le soluzioni adottate per favorire il successo formativo e la serenità in classe.



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