Falegnami, i lavoratori in sciopero. Sono 29 i licenziamenti richiesti

I lavoratori della della Falegnami Italia Srl di Castelfiorentino sono sul piede di guerra: nel corso dell'assemblea di oggi sono state decise 32 ore di sciopero, oltre al presidio del prossimo 15 marzo presso l'Unità di crisi della Regione Toscana, quando sarà discussa la procedura di mobilità.

L'azienda non sembra cedere di un passo sui 29 licenziamenti proposti, mentre i sindacati vogliono mantenere integra l'attuale forza lavoro attraverso una riduzione di orario. Nel mezzo c'è la proposta della Regione: attivare i contratti part-time al posto dei licenziamenti e monitorare l'andamento dell'azienda per un periodo stabilito (circa 8 mesi); dopodiché, qualora la crisi non fosse risolta, procedere di diritto ai licenziamenti senza discuterne al tavolo di trattativa.  Questa è stata la proposta che i sindacati hanno portato all'assemblea dei lavoratori.

L'azienda, però, sembra poco interessata ad una discussione in merito, tanto che la stessa Regione avrebbe sollecitato la proprietà a mettere nero su bianco una proposta concreta da presentare al prossimo tavolo delle trattative.

"Da parte dell'azienda -spiega Alessandro Lippi della Cgil - c'è la chiusura totale ed è evidente  l'impossibilità di trovare una soluzione. La proposta della Regione era difficile da accettare, ma l'abbiamo ritenuta degna di essere portata all'assemblea dei lavoratori. L'azienda dice di volere un accordo, ma ha fatto solo una proposta fumosa di licenziamenti. Il prossimo 15 marzo spero sia presentata una soluzione seria su cui poter discutere. Abbiamo deciso all'unanimità lo sciopero: il nostro obiettivo è quello di far ragionare l'azienda"

 

Giovanni Mennillo



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