In Valdicecina comune senza più richiedenti asilo, il sindaco: "Mai accettato protocollo regionale"

In un lungo post su Facebook il sindaco di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini ha annunciato l'addio dell'ultima richiedente asilo nel territorio a fine febbraio, rivendicando così il "successo" del risultato finale. Ferrini, eletto nel 2014 con una lista civica contro il centrosinistra, specifica la sua battaglia per il borgo dell'alta Valdicecina:

"In data 28 febbraio l’ultima delle tre profughe ospitate nel nostro Comune ha lasciato Castelnuovo.
Tutti ricorderanno il braccio di ferro con la Prefettura e le polemiche, per questo dico che la vicenda si conclude nel migliore dei modi.
Ho evitato di dare questo annuncio prima delle elezioni, o subito dopo, perché non volevo strumentalizzare questi fatti, né dare di essi una lettura ideologica.
Tuttavia è bene ricordare che:
1) Ho sempre rifiutato di sottoscrivere il protocollo regionale perché è ingiusto obbligare un Comune ad accogliere dei profughi secondo parametri numerici che non tengano conto delle specificità territoriali.
Castelnuovo ha già una percentuale molto alta di immigrazione e di questo si deve tenere di conto, anche in funzione di una razionale politica di integrazione.
2) E’ mio dovere di rappresentare il pensiero dei miei concittadini, che non sono razzisti, ma ritengono irricevibile il “razzismo al contrario”
in due anni l’Italia è stata invasa da centinaia di migliaia di pseudo profughi all’enorme costo di 1.250 euro mensili a testa, quando non c’è più un becco di un quattrino per dare una mano a tante famiglie povere, a tanti giovani disoccupati, a tanti pensionati in serie difficoltà.
3) Rivendico come un successo questo risultato finale di ZERO PROFUGHI.

Se avessi tenuto una linea accomodante, avrei accettato di doverne avere dodici, forse diciotto o addirittura trenta, come avvenuto in molte altri piccoli paesi come il nostro.
4) Contro di me e contro l’Amministrazione si è scatenata una campagna VIOLENTA E ISTERICA da parte di un Comitato iperattivo che ha cercato in ogni modo di deformare la realtà con iniziative sproporzionate.
Ora il Comitato è DISOCCUPATO e di tutta questa sua farsa resterà solo una scia di ridicolo.
Del resto tutti hanno capito, fin dall’inizio, che si trattava soltanto di una strumentalizzazione e che l’intento era, per la gran parte dei suoi membri, quello di costituire il nucleo iniziale di una lista di estrema sinistra per le prossime elezioni comunali."



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