Gruppi toscani di auto aiuto, al via la campagna sociale con il video 'non da soli'

È partita la campagna sociale del coordinamento toscano dei gruppi di auto aiuto. Il video scaricabile sulla pagina facebook al seguente link: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1743153352414528&id=533502666712942, visibile su youtube al link https://youtu.be/nMuqTVRC4sk o sul sito del coordinamento toscano dei gruppi di auto aiuto http://www.autoaiutotoscana.org/NON-DA-SOLI.htm, ha realizzato in poco più di 72 ore più di 22 mila visualizzazioni, 225 condivisioni.

Il video è stato realizzato grazie al coinvolgimento di alcuni membri dei gruppi di auto aiuto attivi sul territorio Toscano; sono state condotte 18 interviste in 4 province della Toscana: Pisa, Arezzo, Firenze e Lucca. L'obiettivo di questa iniziativa è stato quello di far conoscere e diffondere la realtà dell'auto aiuto sia tra le persone che ne potrebbero aver bisogno, sia tra gli stessi professionisti della salute, ponendo particolare attenzione sul senso della partecipazione a tali gruppi attraverso l'esperienza diretta di coloro che ne fanno parte.

Il Coordinamento toscano dei gruppi di auto aiuto nasce nel 1996 per rappresentare i gruppi davanti alle Istituzioni e ai Servizi. E' un'associazione di volontariato formata da gruppi e associazioni che promuovono l’auto aiuto. E' tra le associazioni socie fondatrici del CESVOT, il Centro Servizi per il Volontariato della Regione Toscana. Ha contribuito alla costituzione del Coordinamento Nazionale dei Gruppi di Auto Aiuto, al fine di favorire il confronto e lo scambio tra le varie esperienze nazionali di auto aiuto. Rappresenta l’Italia nel Network Europeo del Self Help, una rete di associazioni ed enti che ha lo scopo di promuovere il dibattito culturale e scientifico sul tema dell'auto aiuto attraverso meeting, progetti e ricerche scientifiche.

Il coordinamento si propone di:

- Attivare gruppi di auto aiuto;

- Collegare le varie realtà di auto aiuto che si sviluppano a livello regionale e nazionale;

- Promuovere le iniziative dei gruppi;

- Svolgere una funzione di ricerca;

- Offrire un servizio di consulenza e formazione riguardo la metodica dell’auto aiuto;

- Offrire un servizio di ascolto e sostegno ai gruppi della Regione Toscana.

Elaborazione del lutto. Dipendenze da droghe, salute mentale, stress, ansia e panico. Sono alcuni dei problemi che vengono affrontati dai gruppi di auto aiuto toscani. Sono gruppi informali che si creano in modo spontaneo per affrontare delle problematiche diffuse.

Sono gruppi formati da 7/10 persone; gli incontri durano in genere un'ora e mezza, possono avvenire da una volta alla settimana a una volta al mese, a seconda delle possibilità e delle esigenze dei partecipanti, che si confrontano e condividono esperienze comuni. E si svolgono nelle stanze messe a disposizione spesso da un circolo o dalla parrocchia, ma anche da associazioni, dagli stessi comuni o ospedali.La partecipazione è totalmente volontaria e gratuita. Non esiste una figura professionale che guida gli incontri, ma solo un 'facilitatore' che ha il compito di stimolare e agevolare la comunicazione tra i membri. Infatti non si seguono metodologie psicologiche o regole particolari; ognuno racconta la propria esperienza di vita quotidiana in relazione ad una particolare problematica che lo coinvolge in un clima di riservatezza, anonimato e rispetto della privacy di tutti i partecipanti.

Ogni persona decide autonomamente se e come prendere parte al gruppo, è protagonista del cambiamento che vuole ottenere ed è essa stessa la prima risorsa per sé e per il gruppo.

Uno degli scopi dei gruppi è quello di sperimentare nuovi stili di vita e di comportamento, nuovi modi di sentire e trasmettere i propri vissuti.

L'auto aiuto ci riporta in una dimensione spazio-temporale che spesso la nostra società ci toglie ridando valore al silenzio, all'ascolto dell'altro, al prendersi cura delle nostre fragilità, con piccoli passi, con delicatezza e premura. Sono comunque percorsi individuali che vengono intrapresi e conlcusi in piena libertà. Un percorso di consapevolezza che restituisce alle persone fiducia in se stesse e le rende capaci di condividere la propria esperienza personale.

Come ci ha detto Gianna, che da anni partecipa a Firenze al gruppo sulla depressione “il sorriso”, “l’auto aiuto funziona perché tende a creare una rete di affetti, ad operare un cambiamento, a divenire cittadini e costruttori del nostro benessere”.

In Italia (dove i primi gruppi sono nati negli anni ’70) si è passati dai 1600 gruppi del 1999 ai 3300 censiti nel 2006 dal Coordinamento Toscano dei gruppi di auto aiuto in una indagine a livello nazionale i cui risultati sono stati pubblicati dal CESVOT (centro servizi volontariato toscana), con una distribuzione dell'87% nell'Italia Settentrionale e Centrale.

Gli ambiti d'intervento riguardano principalmente le dipendenze (49%), disagio mentale (15%), la malattie croniche 10% i disturbi dell'alimentazione 9% e la disabilità 5%. Dati dell'Indagine Nazionale effettuata dal Coordinamento Toscano nel 2006. Si tratta dunque di un fenomeno in crescita, importante, che senz’altro meriterebbe una attenzione maggiore da parte delle istituzioni; è dimostrato infatti che oltre al benessere percepito dei partecipanti l’auto aiuto riduce enormemente la spesa sociale e sanitaria:

  • Riduce gli accessi e i ricoveri in pronto soccorso, un esempio è la psichiatria, grazie all'assunzione corretta e continuata di farmaci.
  • Riduce lo stress, i sintomi depressivi e la disgregazione familiare dei caregivers dipazienti con malattie croniche (Alzheimer, Ictus, sclerosi multipla).
  • Riduce le aspettative irrealistiche di guarigione di molte disabilità croniche, con conseguente accettazione e riduzione di atteggiamenti conflittuali o rivendicativi verso i contesti di cura.

In Toscana ci sono circa 200 gruppi di auto aiuto, la maggior parte dei quali operano nella provincia di Firenze e coinvolgono circa 1600 persone. Nello specifico il 50% dei gruppi si trova nella provincia di Firenze, il 10% nelle provincie di Arezzo, Pisa, Prato e Grosseto, meno del 5% a Lucca, Livorno e Siena e circa l'1% nelle province di Massa e Pistoia.

Gl ambiti di intervento riguardano principalmente le dipendenze (49%), il disagio mentale (30%), le malattie croniche (9%), i disturbi dell'alimentazione (5%) e la disabilità (4%). Dati dell'Indagine Regionale effettuata dal Coordinamento Toscano effettuata nel 2015

La metodica dell'auto aiuto può essere potenzialmente applicata a qualsiasi tipo di problematica

Sul sito del Coordinamento Toscano dei gruppi di auto aiuto troverete una sezione dedicata all'elenco dei gruppi di auto aiuto attivi in Toscana ed al numero 3470460767 al quale è possibile rivolgersi per ricevere maggiori informazioni.

 

Fonte: Ufficio Stampa



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