Crollo mura San Gimignano, le reazioni. Il Pd: "Regione farà la sua parte"

Ecco alcuni dei commenti politici a seguito del crollo di circa 8 metri di mura avvenuto ieri a San Gimignano:

Simone Bezzini e Stefano Scaramelli (PD): "Regione farà la sua parte"

«Vogliamo esprimere la massima vicinanza alla comunità di San Gimignano colpita dal crollo di una parte delle mura medievali. Crediamo che la Regione, come ha già dimostrato in altri casi simili, saprà essere concretamente di aiuto per favorire e coadiuvare gli interventi già annunciati dal ministero dei Beni culturali, raccogliendo in questo senso anche l’accorato appello del sindaco Bassi. E’ fondamentale che ci sia tempestività nell’analisi dei danni e che dopo la messa in sicurezza sia data priorità al recupero delle mura. Un’opera di straordinaria bellezza che oltre a delimitare il centro storico di San Gimignano, patrimonio Unesco, rimane come una delle più significative testimonianze dell’architettura militare del XIII secolo».

La Lega: "Intervenga Ministero e Regione"

"Anche la Lega interviene sul crollo delle antiche mura del borgo medievale di San Gimignano. La neoeletta Senatrice Tiziana Nisini, residente proprio nel comune di San Gimignano, fa sapere che monitorerà l’andamento della pratica aperta dal Mibact: «Bene che sia prontamente intervenuto il Ministero. San Gimignano è un patrimonio culturale di assoluta importanza ed è giusto che un fatto del genere sia al centro delle priorità del Ministero. Per il momento monitoreremo e solleciteremo l’attività del Mibact perché crediamo sia importante ripristinare quanto prima il cedimento, anche in vista della stagione turistica che sta per entrare nel vivo.» afferma Nisini, che auspica inoltre un intervento di conservazione più ampio «A questo punto sarebbe opportuno un monitoraggio urgente di tutta la cinta muraria. Dobbiamo scongiurare che eventi come questo possano ripetersi.» Gli fa eco il Consigliere regionale Marco Casucci, che dichiara: «Porterò il caso già oggi in Ufficio di Presidenza vista la sensibilità dimostrata con l’approvazione della legge regionale sulle Città Murate con la quale il Consiglio riconosce il valore storico e culturale del patrimonio architettonico costituito dalle cinte murarie medievali tutelandone la conservazione e la valorizzazione. Spero che si possa dare una risposta veloce così da risolvere il  problema quanto prima.»

Paolo Moschi, Consigliere Comunale di Volterra: "Solidarietà a San Gimignano"

Intendo esprimere la più totale solidarietà mia personale e della Lista Civica Uniti per Volterra agli abitanti di San Gimignano.

Noi volterrani possiamo capire bene i sentimenti dei nostri cugini valdelsani, avendo affrontato una situazione simile.

Essendo stato assessore ai Lavori Pubblici durante le operazioni di ricostruzione del crollo delle Mura medievali di Volterra, posso dire che la fatica non mancherà, ma sono certo che San Gimignano ne saprà uscire rafforzata.

Il mio appello è alla Regione e al Mibact affinchè vengano finanziate operazioni di monitoraggio costante delle mura nelle città Murate minori, non capoluogo.

Esiste una bellezza diffusa, grazie a Dio, in Toscana, ma spesso questa è sulle spalle di Comuni fragili e deboli economicamente. Per conservare questo patrimonio servono opere urgenti, e una costante analisi dello stato di salute delle Mura e non solo.

Questa è l'unica strada per conservare alle future generazioni la nostra storia.

Giulia Bartoli (Fillea Cgil Toscana): “Ci fa male al cuore. Lo Stato aiuti i Comuni a tutelare il patrimonio"

Il crollo alle mura di San Gimignano ci fa male al cuore. Perché è San Gimignano, perché è uno dei paesi più belli e per cui siamo conosciuti in tutto il mondo, perché è la nostra storia come i dipinti, le opere d'arte, le basiliche e i borghi della Toscana. Saranno fatte le necessarie verifiche per determinare le cause del crollo - per fortuna non sembra che qualcuno sia rimasto ferito -, ma ogni volta che si verifica un evento del genere ci poniamo l'interrogativo se si poteva evitare, un minuto dopo ci si rimbocca le maniche e si tenta di capire come intervenire per recuperare e restaurare affinché niente vada perso.

Troppo di frequente arrivano notizie di crolli o di danneggiamenti del nostro patrimonio storico e artistico: come Fillea Cgil chiediamo un piano straordinario di investimenti per la tutela del patrimonio artistico, storico e ambientale, così come sul rischio idrogeologico che riguarda sette comuni su dieci in Italia. E serve anche un monitoraggio continuo della condizione conservativa dei beni e del territorio affinché si possa intervenire in prevenzione e non nell'emergenza. Di sicuro, i Comuni non possono essere lasciati soli a dover tutelare il proprio patrimonio artistico, che ha un valore universale: quindi è lo Stato che deve farsene carico e aiutarli, e non solo perché, come nel caso di San Gimignano, la cinta muraria è demaniale. Come Fillea Cgil siamo a disposizione per qualsiasi cosa possa servire per il ripristino delle mura crollate.

Nel 2018 in tal senso il Mibac ha investito risorse: bene, ma ci sono da recuperare anni di scarsi o mancati interventi che hanno messo a rischio il patrimonio. Il livello per la spesa pubblica per il patrimonio culturale è ancora inadeguato: l’Italia resta agli ultimi posti in Europa per le risorse destinate a tutela e valorizzazione. Sono temi, questi, di cui si è parlato poco o nulla nell’ultima campagna elettorale: facciamo appello al prossimo governo affinché diventino una priorità.

La settimana scorsa a Firenze la Fillea Cgil ha manifestato coi restauratori fiorentini - che rischiano di diventare ormai una specie in via d’estinzione, un vero e proprio paradosso in una città come Firenze piena di beni artistici - per chiedere investimenti e lavoro: il settore del restauro e dell'archeologia, al pari di quello edile se non di più, ha subìto una crisi enorme. Oltre ai lavoratori del settore, alla perdita di professionalità irrecuperabili, perdiamo nella tutela artistica di un valore inestimabile della nostra società.

Mallegni (FI) su crollo tratto delle mura medievali: "Lasciare risorse enti per cura patrimonio storico"

“Senza risorse gli enti locali, i comuni, non possono permettersi la manutenzione straordinaria, ne tanto meno ordinaria, del nostro patrimonio architettonico e storico. Ai comuni il governo deve consentire di avere più risorse lasciando, per esempio, una quota maggiore dell’Imu che finisce direttamente a Roma e rivedendo i parametri della legge di stabilità che tecnicamente ed in pratica impediscono ai sindaci di spendere risorse che hanno in cassaforte”: è quanto ha detto Massimo Mallegni, senatore di Forza Italia in merito al crollo di circa venti metri della cinta muraria di S. Gimignano, in Toscana. “La Toscana, e così il resto del paese, sono la nazione dei borghi medievali e delle rocche, delle torri che svettano orgogliose e degli edifici di grande valore architettonico e storico che sono un volano turistico e di promozione del territorio. Ma se non lo curiamo e lo tuteliamo dal tempo, dagli agenti atmosferici, dal degrado, resteranno solo ferite”. Il tema degli enti locali è sempre stato molto a cuore a Mallegni che è stato tre volte sindaco di Pietrasanta: “Il prelievo statale è troppo elevato – conclude – Al Paese serve un piano per il recupero dei nostri beni sotto la supervisione del Ministero e della Sovraintendenza, che consenta ai comuni di intervenire direttamente per rendere più rapido, efficace e tempestivo un percorso di tutela diffuso”.

Fonte: Ufficio Stampa



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