Siti archeologici, PaP sostiene la protesta delle associazioni a Terricciola

Con gli ultimi governi l'investimento in cultura è sceso allo 0,7% del Pil. Con le ultime leggi si è ridotta la cultura in "merce" e gli stessi beni culturali sono stati sviliti dal loro ruolo centrale presente nella carta costituzionale immergendoli nella melma del nesso cultura-profitto. Ricordiamo il pregiudizio espresso da Tremonti, e smentito dai fatti, che con la Cultura non si mangia, ma che è stata fatta propria anche dal Ministro Franceschini e dal decreto renziano dello sblocca Italia, che mentre davano il via libera alla creazione di fondazioni per i grandi musei, che attirano frotte di di turisti belanti, si evitava di affrontare la tutela del paesaggio, la riforma e l'assunzione nelle soprintendenze e perfino il mantenimento dei beni archivistici e museali più importanti, quelli con meno appeal economico.

Ma il compito di tutela e di valorizzazione dei beni culturali non spetta solo alle soprintendenze, bensì a tutto il popolo e in particolare ai suoi rappresentanti sul territorio. Se un Comune anche piccolo non riesce a valorizzare o sostenere la conservazione di un bene, al di la della volontà dei singoli amministratori, compie gravi offese contro l'interesse pubblico. Il bene culturale dal paesaggio ad una biblioteca, come un tempio religioso, oppure un bene immateriale come la conservazione di una tradizione popolare, è un bene comune che va tutelato e ci sono leggi che lo impongono, ma per noi è più importante considerare che il bene collettivo è in custodia temporanea per le generazioni future, e va tutelato anche per quello.

Il lavoro volontario di associazioni e singoli cittadini che a Terricciola si sono spesi in questi anni per il recupero di un bene storico archeologico, che vede la presenza in paese di ipogei e tombe etrusche, non è stato mai valorizzata adeguatamente. Bene hanno fatto a sollevare il problema con un video, scaricabile dal sito del Tirreno, nel quale si fa un po' la storia di quegli scavi e della mancata valorizzazione di quelle scoperte, ma soprattutto di denuncia dello stato di degrado dell'ipogeo Belvedere. Terricciola è un piccolo borgo che potrebbe avere interesse a qualificarsi come città d'arte, per dare una prospettiva ai giovani e alle piccole attività commerciali presenti che vivono solo nelle occasioni di feste paesane, ma che con un impegno anche piccolo potrebbero invece puntare alla valorizzazione, allo studio, all'informazione turistico-culturale, che in questi anni è stata una risorsa sempre crescente e anti-crisi.

Potere al Popolo della Valdera sostiene la battaglia delle associazioni locali perché si promuova finalmente un centro museale a Terricciola, si realizzi una cartellonistica adeguata e si dia la possibilità alle associazioni di contribuire alla tutela di questi beni di tutti e di farli conoscere agli studenti e ai turisti culturali.

Gli ipogei di Terricciola sono elementi inscindibili dal paesaggio storico e artistico della Valdera, senza i quali non possiamo comprendere appieno il rapporto tra l'ambiente e l'umanità che ha vissuto nei secoli in questo territorio. Comprendere questo ci serve anche come guida per comprendere la nuova alleanza che dovremo trovare tra sviluppo umano e tutela ambientale, di cui questi ipogei sono testimoni.

Chiediamo all'Amministrazione comunale di porre maggiore cura nella tutela del territorio che non passa assolutamente solo nella difesa dell'ambiente con le battaglie contro la riapertura della discarica di Chianni o contro trivellazioni geotermiche, ma anche nella valorizzazione e tutela di quei beni comuni che sono il paesaggio storico di questa zona.

Potere al Popolo della Valdera



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