Anna Frank e Carlo Castellani, lo spettacolo di fronte agli ospiti della Rsa di San Miniato

Il 24 aprile 2018 alle 15.30, ospite della Residenza per Anziani 'Del Campana - Guazzesi' andrà in scena “ANNA FRANK GIOCAVA A CALCIO? con la straordinaria Erika Casula nelle vesti di Anna Frank. Nello spettacolo la giovane ebrea racconta di se stessa, ma anche di un altro eroe fatto morire dai nazisti: Carlo Castellani, mitico giocatore di calcio dell’Empoli degli anni '30. All’iniziativa saranno presenti anche il figlio del Castellani Franco e la nipote Carla.

La struttura ha inserito questo spettacolo all’interno del Progetto “Impegno Civile” una serie di manifestazioni volte a commemorare e confrontarci con associazioni del territorio sulle maggiori feste laiche dell’anno (Festa delle Donne, Festa della Liberazione, Festa dei lavoratori, Festa della Repubblica).

Riteniamo sia importante per i nostri residenti continuare a festeggiare e riflettere su questi temi, nel caso specifico del 25 Aprile è un tema molto sentito perché quasi tutti i nostri anziani, direttamente o indirettamente, hanno vissuto il periodo della guerra e della Resistenza.

La protagonista dello spettacolo, Erika Casula, con la semplicità e l’efficacia tipiche della sua età, racconta fuori da ogni retorica, le vicende che ancora affliggono l’Italia e gli altri stati occidentali. La regia è di Andrea Mancini e la musica dal vivo con Valentine Igwe.

Si parla del passato, guardandolo con gli occhi di oggi. È in fondo questo ciò che hanno fatto quegli esaltati che hanno vestito Anna Frank con i panni di una squadra di calcio avversaria. Il lavoro prende il via proprio da lì raccontando anche la vicenda di Castellani. Anna e Carlo sono morti, come milioni di altri, nei campi di concentramento.

Ma la storia raccontata è una vicenda di vita, non è la disperazione che si narra, ma l’esaltazione con cui lo sport riesce spesso a rispondere alla malvagità. Una spettatrice ha raccontato che il momento in cui Castellani, con la sua palla di cuoio, colpisce in testa i soldati nazisti, abbattendoli come birilli, le resterà a lungo nella memoria.

In realtà Castellani e la Frank non si incontrarono: il grande giocatore dell’Empoli, morì a Mathahusen l’11 agosto del 1944, qualche giorno prima della partenza di Anna per Auschwitz, il 3 settembre del 1944. Ma nello spettacolo si racconta appunto il mito, dunque non contano né date, né luoghi, anche se “Anna Frank giocava al calcio?” è sostanzialmente basato su fatti reali

Fonte: La Conchiglia di Santiago



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