L'ex industria diventa area urbana, approvata mozione Sostegni. Area Colorobbia da esempio

Le attività produttive industriali fanno parte della cultura di un territorio, la loro presenza costituisce la memoria storica del luogo e del tessuto produttivo. Si muove da queste premesse la mozione presentata dal Pd, primo firmatario il consigliere Enrico Sostegni, approvata dal Consiglio regionale.
Il testo impegna la Giunta a sostenere progetti di rigenerazione urbana di siti industriali in aree urbane attraverso “strumenti specifici” e “sinergie tra pubblico e privato”. Tra le finalità di questi progetti dovrebbero ricadere il sostegno al tessuto produttivo, la valorizzazione delle strutture, il raggiungimento della compatibilità ambientale, l’ammodernamento delle attività, la conservazione del patrimonio storico, culturale e industriale.

Sostegni (Pd): «Rigenerare le aree industriali urbane dismesse e rilanciarne la produzione»

Riqualificare stabilimenti e siti industriali dismessi nelle aree urbane per rivitalizzare importanti attività produttive del territorio. È questo l’obiettivo che si pone una mozione, presentata dal consigliere Enrico Sostegni e approvata ieri dall’aula, che impegna la Giunta regionale ad individuare misure specifiche per sostenere progetti, realizzati anche in sinergia con le amministrazioni locali e soggetti privati, che prevedano una valorizzazione urbanistica, ambientale e produttiva di siti industriali che così potrebbero trovare una continuità produttiva.

«Gli interventi di recupero delle aree ex-manifatturiere inserite all’interno dei centri urbani – spiega Sostegni - si sono spesso sostanziati nella trasformazione degli stabilimenti in appartamenti, uffici e aree commerciali, eliminando in tal modo la componente relativa alla produzione industriale, privilegiando la formazione della rendita urbana. Tuttavia, in alcune realtà territoriali, si stanno sviluppando dei progetti di riqualificazione delle realtà produttive ubicate nel territorio urbano, che intendono realizzare la valorizzazione architettonica ed edilizia delle strutture, mantenendo l’attività produttiva nel centro cittadino e creando delle positive sinergie tra produzione, ricerca, innovazione e  formazione, nell'ottica di uno sviluppo ambientalmente sostenibile e secondo gli indirizzi di Industria 4.0».

Le azioni che questa mozione prevede, dice ancora il consigliere, richiamano direttamente la legge 65 sul governo del territorio, che prevede interventi per il riutilizzo e recupero di edifici industriali e la riqualificazione di aree industriali dismesse. Interventi che «si inseriscono nel solco e nello spirito di due importanti provvedimenti regionali, ovvero il Piano di indirizzo territoriale (Pit) e il Piano regionale di sviluppo (Prs)». Lo stesso Prs, spiega, cita l'esperienza di Fabbrica Innovazione nel Comune di Montelupo Fiorentino, il cui sviluppo è previsto nell’area urbana industriale Colorobbia, mediante la modifica degli strumenti urbanistici ed il ripensamento del ruolo dell’area produttiva.

«La permanenza territoriale ed urbana delle attività produttive industriali, e più in generale di quelle economiche ad esse collegate è quindi un elemento da perseguire in coerenza con le finalità delle politiche regionali, anche al fine di preservare la memoria storica dei luoghi. A ciò si aggiunga che il rilancio delle aree industriali e l’incremento delle attività produttive – conclude il consigliere - consente la creazione di benessere e di posti di lavoro, consentendo lo sviluppo dell’economia locale, anche in funzione, attraverso la formazione, di una qualificazione del capitale umano».

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Gruppo Partito Democratico



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