Sara Scimmi, nuovo appello della famiglia: "Qualcuno l'ha portata in auto fino al luogo della tragedia"

Sara Scimmi

Non è stato un incidente fatale quello di Sara Scimmi. Secondo la famiglia e i legali della giovane castellana morta dopo una serata in discoteca, quella notte fatale del 9 settembre 2017 qualcuno l'ha portata in auto fino al punto della sr 429 dove è poi stata travolta dal tir, il cui autista è ancora indagato per omicidio stradale. Questa opinione è stata espressa nella trasmissione di Rai3 'Chi l'ha Visto?' con tanto di filmato delle telecamere di un distributore di servizio di via Copernico che ha ripreso anche gli 8 minuti fatali in cui Sara ha trovato la morte, dall'ultima volta in cui è stata vista fino al momento dell'investimento. Gli inviati di Federica Sciarelli hanno intervistato le amiche che erano alla discoteca Kaleido di Castelfiorentino con Sara quella sera. Sono riusciti a scoprire che quella notte Sara doveva incontrarsi con un ragazzo con il quale usciva da qualche settimana e sono riusciti a intervistarlo. Il giovane ha affermato di aver parlato con lei una mezz'oretta, prima di tornare dal suo gruppo di amici: se ne sarebbe andato intorno alle 3.45, poco più di 20 minuti dopo l'orario in cui è stata accertata la morte di Sara. Infine, la prova dei filmati. In quegli otto minuti dalle 3.15 alle 3.23 Sara Scimmi, se fosse andata a piedi verso il luogo in cui è stata travolta, sarebbe dovuto essere stata inquadrata da quella telecamera del distributore. Invece, ad eccezione di un gruppo di giovani che transita in direzione opposta, non si vede nessuno a piedi. Solo 4 auto, che potrebbero aver visto qualcosa o essere legate alla morte della 19enne. L'appello della famiglia è rivolto in particolare a chi era a bordo dell'auto che viaggia a poca distanza dal tir che secondo la ricostruzione ha travolto la giovane: voi non potete non aver visto niente, Sara era tutta la nostra vita e adesso non c'è più, se sapete qualcosa parlate.



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