Terminata la prima parte della riqualificazione dei lungarni Colombo-Moro

Un investimento di 730mila euro per 'sanare' una delle ferite inferte dalla tromba d’aria del 1 agosto del 2015. Con la sistemazione dell'area verde di lungarno Aldo Moro è terminata la prima fase (quella più significativa) dei lavori per la riqualificazione dei lungarni Colombo-Moro e dei giardini dell'area. Questo pomeriggio la visita del sindaco Dario Nardella, dell'assessore all'ambiente Alessia Bettini e del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi.

Un primo progetto prevedeva un investimento di 400 mila euro, fondi che sono stati utilizzati soprattutto per piantare 110 alberi (per il nubifragio dell'agosto 2015 si persero un'ottantina di piante). Le specie esistenti sono state sostituite tenendo conto dei cambiamenti climatici che si stanno sempre più frequentemente verificando sul territorio, oltre alle modifiche nella progettazione delle superfici a verde.

Tra le specie previste alcune varietà di quercia, aceri, olmi, tigli, frassini, carpini, oltre a piante particolarmente resistenti come parrotie, koelreuterie e sophore, e alcune piante decorative come il melo e il pero da fiore. Questi alberi sono stati disposti con un idoneo sistema d’impianto, rivedendolo nei casi ove questo risultava in conflitto con le piante limitrofe e le pavimentazioni e cordoli esistenti. L'intervento prevedeva poi tutta una serie di altri lavori: il ripristino delle recinzioni danneggiate e delle panchine (con la sostituzione di parte degli arredi rimossi perché danneggiati). Sono state anche ridisegnate le aiuole a favore della parte destinata a prato rispetto quella asfaltata ed è stata realizzata, a circa metà del percorso sul “Giardino dei lungarni Colombo e Moro”, una seduta con cimasa in pietra, costituita da blocchi in calcestruzzo, intonacata e tinteggiata.

Il programma di lavori includeva anche il rifacimento di pavimentazione esistente con un nuovo tipo di pavimentazione drenante per vialetti, piste ciclabili e varie, il ripristino dell’impianto d’irrigazione e l'eliminazione della siepe perimetrale di confine lungo la recinzione sul lato strada.
«Era un impegno che avevamo preso all'indomani del fortunale dell'agosto 2015 che provocò un danno gigantesco - ha ricordato il sindaco Nardella – da allora con tutti i fiorentini ci siamo rimboccati le maniche e, con l'aiuto dei presidenti di Quartiere e dell'assessorato ambiente, abbiamo ricucito una ferita. Oggi abbiamo praticamente completato il lavoro necessario per questa parte della riva destra dell'Arno: il modo migliore, più concreto e trasparente per rispondere alla minaccia continua del cambiamento climatico. Abbiamo ripiantato alberi capaci di resistere agli agenti atmosferici causati dal cambiamento climatico, realizzato camminamenti per rendere questa zona godibile a residenti e non».

«Abbiamo tenuto conto dei cambiamenti climatici che si stanno sempre più frequentemente verificando sul territorio – ha spiegato l'assessore Bettini – il numero dei nuovi alberi è superiore a quello delle piante perse per il fortunale dell'agosto 2015. In questi ultimi mesi abbiamo completato il primo intervento sull'aiuola spartitraffico di lungarno Moro: abbiamo risistemato cordonati, eliminato le ceppaie dei pini caduti e piantato parrotie, querce fastigiate e siepi ornamentali oltre ad installare un impianto di irrigazione. Ci teniamo a rendere sempre più bella questa zona visto che è l'ingresso alla città».
«Vorrei abbracciare tutti coloro che nell'agosto del 2015 vennero qui a ripulire la zona devastata dal fortunale – ha sottolineato il presidente Pierguidi – a loro vorrei dedicare questa giornata e li invito a godersi di questo bellissimo spazio che abbiamo restituito a Firenze».

Altri 330mila euro sono invece serviti per riqualificare e rendere più sicure le alberate stradali.  Il progetto, elaborato dai tecnici della direzione ambiente ha preso il via con i test per verificare la stabilità delle piante superstiti. Tre anni fa il fortunale si portò via 51 dei 112 pini esistenti. Senza dimenticare la pavimentazione stradale deformata dalle radici degli alberi e i cordonati in cattive condizioni o, addirittura, mancanti.

Nelle scorse settimane una parte delle 61 piante superstiti sono state sottoposte ad una serie di test per stabilire se erano ancora stabili o rappresentavano un rischio per l'incolumità delle persone. In particolare sono state eseguite sia le cosiddette 'prove di trazione', che riescono a dar conto della stabilità dell’apparato radicale della pianta, che l’aggiornamento dell’analisi sullo stato fitosanitario. I dati ottenuti sono stati utilizzati per valutare il livello di rischio complessivamente associato alle piante, tenendo conto anche della vulnerabilità dell’area dove si trovano, che risulta elevata trattandosi di un’arteria stradale.

Alcuni interventi (quelli indispensabili perché i pini da sostituire sono tutti nelle categorie D o C/D delle classi di propensione al cedimento) sono già terminati. Gli altri potranno essere programmati nei prossimi mesi per poi concludersi nel biennio 2020-20121. Si è partiti da 14 pini e dalla potatura di altri 19 nel tratto del lungarno Colombo tra via Campofiore e il ponte da Verrazzano. Qui le sostituzioni non sono state effettuate subito: sono previste a  ottobre prossimo, soprattutto per far 'riposare' il terreno e, quindi, garantire migliori condizioni di attecchimento alle nuove piante.
Tra ottobre e dicembre toccherà al tratto di lungarno Colombo tra il ponte da Verrazzano e via Minghetti: 16 pini pericolosi saranno sostituiti e al loro posto saranno messi a dimora 34 alberi. Inoltre sarà ricostruita l'aiuola spartitraffico.

Sul lungarno Moro, da viale De Gasperi fino ad arrivare a via Minghetti, invece, 12 pini sono già stati sostituiti (per sfruttare gli ultimi giorni della 'finestra temporale vegetativa') da altrettanti parrotie e querce fastigiate, specie più adatte alle nuove esigenze climatiche e di manutenzione. Proprio nelle scorse settimane si sono conclusi gli altri interventi previsti: la sostituzione dei cordoli (quelli nuovi sono più alti a maggiore garanzia di protezione per le piante), il rifacimento della pavimentazione vicina allo spartitraffico, l'installazione di un impianto di irrigazione e la rimozione delle ceppaie.

I lavori saranno completati, nei prossimi mesi, intervenendo nel tratto del lungarno Colombo tra l'hotel Ville sull'Arno e ponte di Verrazzano.

Fonte: Comune di FIrenze - Ufficio Stampa



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