Educazione civica nelle scuole, la proposta di Anci

Un’ora settimanale di educazione civica, come disciplina autonoma con propria valutazione, nei curricola e nei piani di studio delle scuole di ogni ordine e grado, per lavorare alla formazione di buoni cittadini partendo dai banchi di scuola e cercando di colmare il gap di conoscenza delle regole minimali di cittadinanza. Anche Anci Toscana sostiene e fa propria la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Comune di Firenze e al Consiglio Nazionale dell’Anci il 16 maggio scorso.

La proposta di legge si pone il duplice obiettivo di formare i giovani cittadini al senso di responsabilità e al rispetto reciproco e di promuovere lo sviluppo civico e il valore della memoria. Tutto ciò con l’obiettivo di lavorare alla formazione di “buoni cittadini” partendo dai banchi di scuola con lo studio della Costituzione, degli elementi di educazione civica, dello studio delle istituzioni dello stato e dell’Unione Europea, dei diritti umani, dell’educazione alla legalità, dell’educazione ambientale.

“Vogliamo far capire alle famiglie che questa competenza è fondamentale non solo per diventare buoni cittadini ma anche per realizzare sé stessi – spiega la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi, responsabile del settore per Anci a livello nazionale che regionale – e lo vogliamo fare uscendo un po' da quella ipocrisia che in questi anni ha consegnato l'educazione civica ad un ruolo ancillare tale da non essere più avvertita, dalle famiglie, come una componente fondamentale nell'educazione”.

Il monte ore necessario (non inferiore alle 33 ore annuali), dove non si preveda una modifica dei quadri orario che aggiunga l'ora di educazione alla cittadinanza, dovrà essere ricavato rimodulando gli orari delle discipline storico-filosofico-giuridiche. Gli obiettivi specifici di apprendimento dovranno necessariamente comprendere, nel corso degli anni, lo studio della Costituzione, elementi di educazione civica, lo studio delle istituzioni dello Stato italiano e dell'Unione Europea, diritti umani, educazione digitale, educazione ambientale, elementi fondamentali di diritto, educazione alla legalità. L’iniziativa non intende sminuire quanto già in opera negli ordinamenti scolastici ma esprime il sentire comune di tanti sindaci, che avvertono l’urgenza di operare per una maggior diffusione del senso di appartenenza alla comunità delle cittadine e dei cittadini italiani.

La proposta di legge sarà consegnata, verso la metà di giugno, alla cancelleria della Corte di Cassazione con seguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Successivamente si procederà con la raccolta di almeno 50.000 firme per la presentazione in Parlamento.

Anci chiede a tutti i sindaci italiani di condividere e integrare con i proposte e suggerimenti la bozza di proposta di legge, attraverso queste azioni: aderire alla proposta, scrivendo alla mail: educazionecivica@anci.it; integrare la proposta di legge con osservazioni e proposte inviandole all’indirizzo di posta elettronica: educazionecivica@anci.it; sostenere la proposta e condividerla sui canali ufficiali, personali e dei Comuni e farne tema di dibattito e discussione anche a mezzo stampa. Info: dipartimento Istruzione, Politiche educative ed edilizia scolastica dell’ANCI - 06680009268/203.

Fonte: Anci Toscana - Ufficio Stampa



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