Av e Aeroporto Firenze, Toninelli spiazza: "Valuteremo alternative". Le reazioni

Danilo Toninelli (foto da Facebook)

Alta velocità a Firenze, le posizioni del neo ministro Danilo Toninelli dividono l'opinione pubblica. Durante il question time, il ministro M5S ha spiegato che si riserverà di valutare proposte alternative perché "opera vista da molti impattante sul punto di vista delle bellezze storiche e naturalistiche dell'area, che consentirebbe un risparmio sulla tratta Roma-Milano di appena 5 minuti". Anche sull'aeroporto di Firenze, Toninelli ha spiegato che ci sono "tante perplessità in relazione alle traiettorie di volo molto vicine al centro storico, riflettere sulla migliore integrazione con lo scalo di Pisa".

"Gli approfondimenti comunque servono a evitare lunghi contenziosi e spreco di risorse pubbliche, perché verranno analizzati costi e benefici"

Ceccarelli: "Intervento necessario, accelerare i tempi di realizzazione"

"Vorrei far notare al ministro Toninelli, per evitare ulteriori e inutili perdite di tempo, che per quanto riguarda il progetto di sottoattraversamento di Firenze la rivalutazione progettuale è già stata portata a termine dai soggetti proponenti, in collaborazione con Regione e Comune di Firenze, proprio in seguito allo studio di Rfi cui il ministro fa riferimento. E si è conclusa con la riconferma della validità e della necessità dell'intervento".
Questo il commento dell'assessore ai trasporti della Regione Vincenzo Ceccarelli a quanto oggi dichiarato dal ministro Danilo Toninelli nel corso di un question time alla Camera.

"L'opera - aggiunge Ceccarelli - è fondamentale ma non sufficiente per risolvere il problema del nodo di Firenze, che non riguarda solo i treni regionali, in quanto ormai è divenuto il collo di bottiglia del traffico ferroviario a livello nazionale. Per questo noi diciamo che il progetto deve essere realizzato così come è stato approvato e in occasione del prossimo evento sul Piano regionale delle infrastrutture e della mobilità (martedì 26 giugno al teatro della Compagnia di Firenze) diremo anche come deve essere ulteriormente integrato, con quale progetto e con quali costi, per dare finalmente soluzione al problema che oggi crea tanti disagi ai nostri pendolari, oltre che ai passeggeri dei treni Av".

"Altro discorso - conclude l'assessore Ceccarelli - è quello che riguarda gli sviluppi immaginati per il nuovo hub intermodale da abbinare alla stazione Foster, che ovviamente saranno sottoposti a tutti i procedimenti autorizzatori che in Toscana siamo soliti seguire nel pieno rispetto delle leggi vigenti. In questo senso ci aspettiamo dal ministro Toninelli la massima collaborazione per accelerare la realizzazione di un'opera necessaria per la mobilità dell'intero Paese".

Spinelli (Art. Uno Mdp) e Monni (Pd): “Toninelli non sa di cosa parla. Scalo di Firenze serve ai pendolari”

“La Tav è un elemento decisivo per lo sviluppo del trasporto regionale. La posizione del Movimento Cinque Stelle è pericolosa e non tiene conto della necessità di quest’opera attesa dalla città di Firenze, dall’area metropolitana e dalla Toscana tutta, e dei benefici che porterebbe al trasporto pubblico locale. Evidentemente il ministro Toninelli non sa di cosa parla: non stiamo discutendo di un’opera che farebbe risparmiare cinque minuti nella tratta Roma-Milano, ma di una infrastruttura che integrerebbe la mobilità di migliaia e migliaia di pendolari. Non abbiamo scavato un tunnel per agevolare i treni veloci, ma per liberare i binari di superficie necessari per il trasporto metropolitano e regionale. Se per il ministro questi obiettivi non sono prioritari lo sono invece per i cittadini che ogni giorno hanno necessità di entrare e uscire da Firenze e che hanno il diritto di poterlo fare a bordo di convogli che non siano costretti a inchinarsi e ad accumulare ritardo per il passaggio dei treni veloci”. È quanto dichiarano Serena Spinelli, capogruppo Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale e Monia Monni, vice capogruppo Pd in Consiglio regionale a seguito della risposta ad un’interrogazione del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli sullo stato delle grandi opere toscane.

“La prospettiva di riesaminare e dunque bloccare la realizzazione di questa infrastruttura è una scelta scellerata, un duro colpo per Firenze e la Toscana - concludono Spinelli e Monni – Stiamo parlando di un’opera non da assegnare ma in corso di realizzazione; per la quale la mancata realizzazione costerebbe molto di più del suo completamento”.

Comitato No Tunnel TAV: "Disponibili per incontro con Toninelli, Nardella torni alla ragione e ai fatti"

Il Comitato No Tunnel TAV legge incredulo le parole di Nardella che farnetica ancora sulle grandi opere inutili senza aver capito -o non volendo capire- che queste sono la sanzione del totale fallimento delle politiche infrastrutturali del Partito Democratico degli ultimi 30 anni in Toscana.

Il Comitato vuol ricordare anche al nuovo ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli che una documentata analisi del progetto TAV di Firenze esiste dal 2007, fatta dall’Università di Firenze con la collaborazione di tecnici di associazioni (Italia Nostra, Rete dei Comitati, WWF...) e del Comitato fiorentino. Tutte le previsioni impattanti fatte da allora si sono puntualmente presentate, per esempio l’impatto sula falda a Campo di Marte e ai Macelli che nessuno vuol vedere e su cui si tace omertosamente.

Il Comitato e le Associazioni, che negli anni passati si sono battute per cercare di far capire che due tunnel ferroviari in ambiente urbano sono una totale follia, sono a completa disposizione del nuovo ministro; gli ricordano anche che è stato sviluppato un progetto alternativo di fattibilità di un uso metropolitano e suburbano della rete ferroviaria esistente che potrebbe rispondere ai molti problemi del trasporto pubblico nell'area metropolitana che potrebbe essere per lo meno, la base per una seria discussione sulla mobilità.

Infine, da parte di Nardella, imputare al nuovo ministro “l'incertezza [per] migliaia di cittadini e lavoratori” suona a dir poco ridicolo. Il progetto è vecchissimo e ancora da realizzare perché pieno di errori progettuali non risolvibili, a cominciare con lo smaltimento delle terre di scavo.

Il sindaco di Firenze farebbe bene a tacere su “soldi pubblici ed energie” impegnati in questa grande opera - che sta già costando quasi un miliardo - avendo realizzato pochissimo: quei soldi fin’ora sono stati vergognosamente sprecati senza creare alcuna utilità per la città e nemmeno per dare un po’ di decente lavoro.
Se a Firenze siamo ancora a balbettare di TAV, se il progetto di nuovo aeroporto ha 142 prescrizioni che lo rendono irrealizzabile, se le tranvie in costruzione sono le più costose e impattanti d’Europa è grazie al disastro politico e tecnico delle maggioranze che si sono avvicendate a Firenze e in Toscana.



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