Elezioni Pisa, volantino di donna col burqa: è polemica

La 'minaccia islamica' raffigurata in un volantino, per indirizzare gli elettori a scegliere di votare il centrodestra domenica prossima a Pisa. Un flyer che sta facendo discutere e che è rimbalzato anche online portando il caso a diventare nazionale.

La popolare pagina satirica Socialisti Gaudenti, che su Facebook conta più di 130mila iscritti, ha pubblicato il volantino apparso a Pisa in occasione del ballottaggio tra i due candidati a sindaco, Michele Conti per il centrodestra e Andrea Serfogli per il centrosinistra. Il volantino ritrae una donna in burqa con un neonato in braccio, che reca il titolo: "Sarà questo il futuro di Pisa? Decidi tu" e recante due box con l'indicazione dei nomi dei due candidati e le soluzioni a problemi che questi 'porterebbero' a Pisa.

Socialisti Gaudenti ha commentato la foto con un post che ha scatenato i commenti degli utenti: "A Pisa c'è un clima fantastico per il ballottaggio.
Ci auguriamo che dopo questo tutti gli indecisi, i delusi della sinistra e chiunque non voglia lasciare le nostre città alla Lega e al Cdx domenica vada a votare i sindaci del centrosinistra".

Non si è fatta attendere la replica di Michele Conti in merito all'accaduto.
"Il volantino per il quale la sinistra isterica e in affanno si indigna non è riconducibile ad una iniziativa ufficiale da me approvata, né promossa dal mio comitato elettorale. Mi dissocio dunque da questa iniziativa. Ho comunque chiesto e preteso di conoscere chi avesse sollecitato quel volantino e ho appreso essere un'iniziativa del comitato “Il popolo decide” che a Pisa aveva promosso il referendum sulla Moschea a Porta a Lucca.
Quel volantino non è dunque stato autorizzato da me e ne ho appreso l’esistenza soltanto dopo la sua distribuzione e il clamore che ha suscitato. L’immagine in esso contenuta, di una donna che indossa il burqa e tiene in grembo un neonato, è violenta e mortificante ma forse potrebbe dare a tutti l'opportunità per affrontare una questione di civiltà che sta diventando un'emergenza anche nell'Occidente libero e democratico: la condizione della donna nel mondo e nella cultura islamica i cui frutti violenti ed umilianti cominciano a vedersi anche accanto a noi. Coloro che si scandalizzano di fronte a quella immagine, che io non condivido e dalla quale mi dissocio, dovrebbe riflettere sugli aspetti deteriori e inaccettabili di quella cultura che loro stessi difendono e accolgono. Non potremo continuare ancora per molto a far finta di non vedere che esiste una cosiddetta cultura che vuole la donna sottomessa, che la considera un essere inferiore e ne violenta quotidianamente dignità e libertà di espressione. Ci sarà, spero, l'occasione di ragionare su qualcosa che non sia uno stupido volantino".



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