Cresce l’Archeodromo, nuove ricostruzioni per il villaggio carolingio

Riparte l’implementazione dell’Archeodromo che presto si arricchirà di nuove strutture. Sono già iniziate le operazioni preparatorie per edificare la prima delle nuove capanne previste. “Una fase di grande rinnovamento che riguarda tutto il parco della Fortezza – dice il Sindaco David Bussagli – Dopo i lavori di manutenzione e conservazione che nelle scorse settimane hanno riguardato le strutture presenti all’Archeodromo, si procede a nuove ricostruzione e quindi a far crescere il villaggio e lo si fa in contemporanea allo scavo archeologico avviato in questi giorni. Portiamo avanti una progettualità complessiva sul nostro patrimonio e la nostra storia che vogliamo continuare a valorizzare tramite ricerca, conoscenza e capacità divulgativa. Un grazie a chi ha contribuito a sostenere il nostro progetto e al gruppo di ricerca dell’Università di Siena con cui abbiamo avviato e proseguiamo questo percorso”.

I lavori all’Archeodromo. In questi ultimi mesi sono stati svolti una serie di lavori come la demolizione delle tettoie collocate negli spazi aperti, la riparazione delle pareti, del colmo e del manto di copertura dei tetti delle capanne, la realizzazione di fosse di regimazione delle acque. Interventi sostenuti dal privato tramite lo strumento dell’Art Bonus e realizzati da Archeotipo srl, società di archeologi ex spin off dell’Università di Siena, che opera nel parco e nel museo open air e che ha dunque potuto garantire corretta conservazione delle strutture già ricostruite ed effettuare manutenzione straordinaria. Inoltre si sono preparati gli spazi destinati a nuove ricostruzioni di strutture e che ospiteranno due nuove capanne abitative e un grande magazzino per grano, sopraelevato su pali.

La prossima capanna. La prima delle strutture previste è la capanna “C32”, scavata dagli archeologi nel 2004. Si tratta di una struttura ad armatura di pali semplice, rettangolare, due navate, elevati in terra pressata (due piani tramite soppalcatura, pavimentazione in terra battuta, un vano e due focolari uno interno, l’altro esterno). Coerentemente alla documentazione archeologica avrà dimensioni di 6x5 metri e un’altezza intorno ai 4,50 metri.

“L’intera operazione ricostruttiva, svolta come archeologia sperimentale, è interamente e progressivamente consultabile dalla pagina Facebook Archeodromo live, dove si potranno osservare i progressi svolti ogni giorno e spesso ora per ora – spiega Marco Valenti, Università di Siena e direttore del Parco – L’Archaeological Open Air Museum su Poggio Imperiale, salutato da un crescente numero di successi, continua a proporsi sul panorama nazionale e non solo come un’esperienza davvero di avanguardia e vivissima. Andiamo avanti per far crescere il villaggio in modo da aprire nuovi scenari e nuove prospettive per la narrazione”.

Il progetto. L’Archeodromo, primo museo open air dedicato all’alto medioevo, è un villaggio carolingio ricostruito in scala reale sulla base di quanto emerso nella campagna scavi portata avanti dall’Università di Siena sulla collina di Poggio Imperiale. Il progetto è nato con risorse Arcus SpA e sulla volontà della Fondazione Musei Senesi e del Comune di Poggibonsi, con il supporto scientifico dell’Università di Siena. Fondamentale il supporto logistico-operativo e didattico-divulgativo di Archeotipo srl e dell’Associazione Culturale Started e quello gestionale di Fondazione Elsa. Il 18 ottobre 2014 è stata inaugurata la prima porzione del villaggio a cui ha fatto seguito la realizzazione di altre strutture tanto che ad oggi sono presenti una longhouse (abitazione della famiglia dominante), una capanna contadina con aia e pollaio, la forgia del fabbro, un forno da pane, due pagliai e l'orto, altri manufatti provvisori per attività artigianali. In questi pochi anni di attivazione l’Archeodromo ha suscitato un interesse sempre maggiore sia nella comunità poggibonsese che nella comunità scientifica e accademica aggiudicandosi premi e trovandosi al centri di servizi e approfondimenti da parte dei media anche nazionali. Crescente anche il numero di visitatori e di studenti in gita che nell’ultimo anno scolastico (da febbraio a giugno) sono stati oltre 5mila. Complessivamente, da progetto esecutivo approvato dal Comune, il villaggio è composto di diciassette strutture riscontrate nello scavo.

Fonte: Comune di Poggibonsi - Ufficio Stampa



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