Elba Book Festival, Barni: "Risposta all'emergenza culturale"

Monica Barni

Da martedì 17 luglio a venerdì 20 si terrà la nuova edizione di Elba Book Festival, il festival che porterà a Rio nell'Elba circa 30 case editrici indipendenti.

La rassegna, giunta alla sua quarta edizione, si lascia alle spalle un patto di amicizia tra due comuni, stretto nel 2016 tra Rio e Ferrara, nonché una rete di sinergie tra istituzioni, aziende e associazioni della Toscana e oltre, che gli hanno permesso di affermarsi rapidamente e superare i confini geografici imposti dal mare. La manifestazione ha sempre sostenuto il turismo slow, ossia un modo consapevole di relazionarsi con il territorio.

Gli albergatori, i ristoratori e gli esercizi commerciali intorno al festival hanno goduto direttamente del flusso turistico stimolato, senza tralasciare le eccellenze nel campo imprenditoriale che lo hanno supportato. L'edizione 2018 è cresciuta con l'impegno da parte di MobyLines e Toremar di cominciare a parlare di letteratura nel corso del viaggio: si chiama "Moby Book" la volontà di creare sui traghetti in partenza dal porto di Piombino degli assaggi dei temi trattati durante la quattro giorni, dei reading, delle presentazioni con gli ospiti in palinsesto, oltre ai laboratori creativi che la docente Silvia Meneghini organizzerà sulle navi per i più piccoli.

"Questo festival rientra nel progetto che stiamo realizzando in tutta la regione che è "Leggere in Toscana" - ha detto la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni durante la conferenza stampa di presentazione - C'è una forte emergenza culturale che riguarda il tema della lettura e dei libri e riteniamo quindi che costruire, come stiamo provando a fare, un'alleanza con tutti i soggetti che sul territorio operano già per il raggiungimento della diffusione della lettura, sia l'unico modo per ottenere dei risultati. Elba Book Festival è un piccolo ma importantissimo festival dei libri che è già alla sua quarta edizione e si sta consolidando sul territorio elbano che comunque è un territorio periferico rispetto alle dinamiche e all'offerta di una grande città. E' un piccolo festival a cui ho già partecipato l'anno scorso e al quale parteciperò volentieri anche quest'anno per portare alla ribalta l'editoria indipendente anche nella nostra regione. Il problema della non lettura riguarda tutti gli operatori, riguarda chi legge, ma anche chi produce e chi vende libri. Dobbiamo perciò lavorare con tutta la filiera per ottenere i risultati che ci siamo posti".

"Crediamo che la rigenerazione ­– afferma il direttore artistico Marco Belli – diventi parola d'ordine del futuro per il territorio riese che va oltre il concetto di sostenibilità perché non riguarda solo il non fare danni, ma anche il far sì che danni precedenti siano riparati; ripartire quindi dal proprio territorio, dagli elementi archetipici che lo contraddistinguono, che lo rendono diverso da tutti gli altri luoghi per ritrovare quell'energia autentica che apre nuove prospettive di crescita». Anche la carta riciclata, materiale che il Corsorzio Comieco promuove come esempio di rigenerazione, si inserisce nella medesima narrazione virtuosa".

"Elba Book non è un format, bensì un progetto culturale condiviso – prosegue il direttore organizzativo Andrea Lunghi – Fare parte di Leggere in Toscana dimostra quanto la cultura non sia più solo appannaggio delle grandi città italiane, munite di maxi strutture che concentrano i festival in uno spazio unico riducendoli a mere esposizioni, ma possa trovare partecipazione e coesione in borghi come Rio, che dopo secoli ha assistito alla riunificazione della parte alta alla sua Marina".

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa



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