Dacia Maraini appassiona Montopoli, il paese ringrazia con il San Matteo d'Oro

Un lungo, piacevole, interessantissimo dialogo con il pubblico quello di Dacia Maraini a Montopoli Valdarno, il 14 luglio. Non la pura e spesso formale consegna di un premio, ma un colloquio aperto con una delle scrittrici più seguite e amate per la sua capacità di affrontare qualsiasi tematica con passione sempre temperata da una razionalità vigile, che le conferisce grande carisma.

L’incontro è stato promosso dall’Associazione culturale Arco di Castruccio per l’assegnazione del  Premio San Matteo d’Oro destinato a personalità della cultura a livello nazionale, che abbiano saputo leggere e interpretare la complessità dei  tempi attuali restituendone spaccati di elevato valore  morale e civile.

È quanto ha realizzato appieno Dacia Maraini, un’intellettuale impegnata, pronta a lottare con tenacia per le proprie idee, scrittrice di grande successo, infaticabile viaggiatrice, poetessa, drammaturga e sceneggiatrice, perfino fondatrice di un Teatro di sole donne, quello della Maddalena, per scuotere le coscienze femminili e far assumere alla donna il ruolo che le compete.

Ad accogliere Dacia Maraini il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, che ne ha tracciato un profilo a tutto tondo, con il suo vasto sapere e con passione fortemente autentica; le Autorità locali, il presidente dell’Arco di Castruccio, i soci e un folto pubblico.

Dopo i saluti del Sindaco, è stato il coordinatore dell’associazione Arco di Castruccio Marzio Gabbanini a dare il benvenuto, a esprimere il compiacimento di tutta la popolazione per un premio che non poteva avere destinatario migliore. La scrittrice, che si è detta di casa in Toscana, a cui la legano i ricordi del padre, Fosco Maraini, che qui ha voluto riposare, ha poi risposto alle tante domande di un pubblico, che non avrebbe voluto interrompere il colloquio nonostante l’ora inoltrata, tanto è stato il livello di coinvolgimento  in un discorso di elevatissimo spessore, ma sempre in tono quasi familiare. Dunque un vero successo.

Si riconferma, così, l’impegno dell’ Arco di Castruccio ad animare la vita culturale della città di Montopoli, tanto da coinvolgere attivamente  quante più persone attorno a un programma, a innumerevoli iniziative che si risolvono in un sempre più radicato attaccamento alle tradizioni storico-culturali del territorio, alla vita della sua gente.



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