Detenuta incinta a Sollicciano, Progetto Firenze: "Sessualità negata in carcere"

“E’ notizia di oggi che una detenuta sia rimasta incinta nel carcere di Sollicciano. Una notizia che potrebbe essere anche bella, invece si registrano solo condanne e recriminazioni. Il punto centrale è però un altro: quello che è accaduto a Sollicciano ci porta a riflettere sulla dimensione affettiva delle persone, di cui la sessualità fa parte. Invece, alle persone ristrette in carcere affettività e sessualità sono negate. Negare il diritto fondamentale all’affettività produce situazioni di clandestinità e ulteriore crudele emarginazione.

Tra le proposte emerse dal lavoro di anni per la riforma penitenziaria ormai affossata, c’era anche il riconoscimento di questo diritto. Il diritto a una dimensione privata e personale all’interno di un’istituzione totale, come raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che considera la sessualità fondamentale per la salute e quindi un diritto inalienabile. Perciò, bando allo scandalo, e rimbocchiamoci le mani per riportare l’umanità anche in carcere tutelando quello che a tutti gli effetti è un diritto fondamentale della persona.”

Massimo Lensi, Associazione Progetto Firenze



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