Turni serali e festivi per ridurre le liste di attesa per le visite mediche: firmato accordo Regione-sindacati

È stato siglato l'accordo per la gestione delle liste d'attesa tra Regione e Sindacati della dirigenza medica e della dirigenza sanitaria e professionale. Nel documento si stabiliscono i criteri per ridurre le liste d'attesa delle visite specialistiche ed esami: nello specifico l'accordo prevede la possibilità al personale di lavorare anche fino a sera e il sabato pomeriggio con l'acquisto di prestazioni aggiuntive da parte della Asl. I prezzi di questo 'acquisto' sono stati concordati con i sindacati e sono ritenuti "convenineti per l'aziende sanitarie".

Gelli “Da Toscana risposta concreta a problema liste d'attesa”

"Dalla Toscana arriva un forte messaggio di rilancio del servizio sanitario pubblico. Si dà una risposta concreta al problema delle liste d'attesa lamentato ormai da anni dai cittadini. Tac e risonanze magnetiche fino a mezzanotte, visite ed esami in fasce orarie aggiuntive rispetto a quelle applicate finora. Tutto con agende di prenotazione elettroniche, ampliate e gestite dai Cup. Da sottolineare che il potenziamento del servizio pubblico avverrà insieme agli operatori, dal momento che oggi hanno siglato l’accordo i rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali della dirigenza medica e veterinaria, e le organizzazioni sindacali regionali della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa.” Così Federico Gelli, responsabile del rischio in sanità di Federsanità Anci, in merito al piano della Regione Toscana per smaltire le liste di attesa.

“Come ulteriore strumento per governare le liste di attesa, si prevede anche la possibilità per le aziende di ricorrere all’attività libero professionale dei propri dipendenti: medici, infermieri, tecnici. Tutto a carico delle Asl e non più dei cittadini. Certo, sarebbe stato meglio poter ricorrere all’assunzione di altro personale ma, al momento, questo è impedito dal tetto di spesa per il personale sul quale, nella scorsa legislatura, siamo riusciti ad intervenire solo in minima parte".

 

Fonte: Regione Toscana



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