Gran finale di Pontremoli Foto Festival 2018, ecco il programma

Giuliana Traverso

Riprenderanno sabato 28 luglio gli incontri di Pontremoli Foto Festival ancora una volta dedicati a scoprire le donne in fotografia. Nelle Stanze del Teatro, alle 15.30, la presentazione del primo libro fotografico della giornalista parlamentare Anna Chiara Moggia: Iran through a lens - con uno straordinario Angelo Cucchetto ad affiancarla. Alle 16.30 l'atteso incontro con le maestre Giuliana Traverso e Antonella Monzoni e Stefania Adami, proclamata da FIAF Autrice dell'anno, le vedrà dialogare tra loro e raccontare tanto dei progetti in mostra al Castello del Piagnaro quanto del loro percorso artistico. Un'occasione unica per comprendere meglio il valore di “Donne di Scanno Oggi”, “Il mondo addosso” e “La morte si sconta vivendo”, oltre che per addentrarsi nella vita, nella visione e nelle esperienze di donne che hanno segnato e, nel caso di Giuliana Traverso, fortemente implementato il linguaggio femminile fotografico contemporaneo italiano. Moglie di Lanfranco Colombo, ha infatti fondato la scuola Donna Fotografa, prima a Genova poi a Milano, formando moltissime delle artiste che oggi conosciamo. A seguire, alle 18, un incontro carissimo e fortemente legato al territorio permetterà di scoprire le filandine in scatti d'impresa che, scovati in archivi e cassetti, raccontano di un'epoca e di un mondo. L'evento, condotto da Melania Sebastiani e Gianmarco Gorlandi, è inserito nel più ampio programma di divulgazione e ricerca della neonata associazione Fili di Juta: scopo di questa recuperare, tra archivi d'industria e famiglie, Storia e storie di donne che si sono fatte testimoni di una rivoluzione, con l'ambizione ultima di crearne un museo virtuale. Maggiori informazioni al sito www.pontremolifotofestival.it e su Facebook. Dalle 15 alle 20 in piazza della Repubblica Eleonora Pellegri e Isabella Trucco aspetteranno poi chi lo desidererà con il loro banco ottico, per offrire al pubblico unici ritratti al collodio umido. Le mostre sono invece visitabili dalle 17 di venerdì 27 luglio e tutte a ingresso libero.

Gran finale domenica 29 luglio per Pontremoli Foto Festival con l'incontro – alle 16.30 - dedicato all'intensità narrativa delle donne in fotografia con Orietta Bay, critica, docente ed esperta, e l'incontro – alle 18 - con Roberto Carlone, già Orso d'argento e poliedrico artista, dedicato alla scoperta di una Vivian Maier inedita. Quest'ultimo, dal titolo “Chi ha paura di Vivian Maier? Come occultare le donne fotografe: un breve trattato storico”, segna il gemellaggio con il Comune di Castelnuovo Magra che, attualmente e fino all'ottobre prossimo, ha esposto presso il Castello di Luni l'allestimento multimediale “L'autre Vivian”.

Domenica, nelle Stanze del Teatro, Carlone racconterà la storia famigliare di quest'altra Vivian permettendoci così di scoprire “la sua vera personalità, il suo mondo e tutta la ricchezza della sua produzione fotografica”. Vivian Maier, infatti, era a tutti gli effetti fotografa, pur facendo la bambinaia, e a lungo tempo è stata (ed è) occultata, se non per una piccola parte oggi proposta e riproposta ma più per scopi commerciali che per divulgare effettivamente la sua opera. Quello che sarà invece presentato domenica è una visione artistica e storica di una donna, ottima fotografa, capace di riassumere in arte la fine del '900 seguendo l'evoluzione storica di tutta la fotografia dell'epoca. Dal talento speciale, con una percentuale altissima di foto riuscite, la Maier aveva tecnica raffinata ed esperta. Francese di formazione ha frequentato tutto il periodo scolastico in Francia ed è proprio la Francia che le ha suggerito la sua visione fotografica; al ritorno in Europa, a soli 25 anni, nel 1950, già sapeva destreggiarsi con la macchina. Nella sua vita ha fotografato di tutto e percorso paesi per raggiungere le persone e, cosa rarissima al tempo, ritrarle nei loro ambienti; al suo ritorno ha portato con sé foto di luoghi, persone e ricordi. Figlia di emigrati alla ricerca di fortuna ed emigrata lei stessa ha vissuto la difficile situazione americana con il puritanesimo e le leggi ingiuste di un'America che a fatica s'immagina. Era francese in America, americana in Francia e nonostante ciò capace d'inserirsi a Chicago e nella sua comunità culturale, dove almeno 5 collezionisti – racconta Carlone – avevano le sue fotografie già prima che il caso scoppiasse. Era poi donna coraggiosa in quanto entrava nei quartieri off-limits per i bianchi e aveva grande forza empatica: grazie a questa riusciva a fotografare ogni persona incrociata. Carlone racconterà, insomma, di Vivian Maier come donna libera: come fotografa coraggiosa che sapeva muoversi nel mondo, andando incontro all'umanità.

Al termine dell'incontro vi sarà la consegna del Premio Caffè Letterario al Migliore autore del Circuito OFF e la chiusura, in festa, presso gli Orti della Città, di tutto Pontremoli Foto Festival 2018. Maggiori informazioni al sito www.pontremolifotofestival.it e sui canali social dell'evento.

Fonte: Pontremoli Foto Festival



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