Movimento Shalom in Uganda, don Andrea: "Niente fake news, solo una bella notizia"

“ Solitamente dei giovani se ne parla in senso critico, raccontando solo episodi negativi- dichiara don Andrea Cristiani fondatore di Shalom - ma questo non corrisponde alla realtà dei fatti”.

Il Movimento Shalom è un osservatorio privilegiato perché molti giovani partecipano allo spirito e alle attività del Movimento, vivendo con gioia e libertà gli ideali più alti. Una boccata di refrigerio in questa calura, non solo climatica, che contrasta e si oppone agli episodi di razzismo, intrisi di violenza e disprezzo, emersi soprattutto in questo ultimo periodo.

“Tutto questo – continua don Andrea - segna il rischio di una deriva oscurantista, di una regressione di oltre mezzo secolo sulle conquiste civili e umane almeno per quanto riguarda il nostro paese”.

Durante l’estate molti dei nostri giovani si sono resi disponibili con generosità e competenza ad educare i bambini e i ragazzi. Lo hanno fatto seminando felicità e valori con i bambini delle scuole materne fino ai ragazzi delle superiori. I genitori stessi e lo hanno fatto in tanti, hanno ringraziato Shalom per le conquiste di crescita, autonomia, conoscenza dei valori raggiunti dai loro figli.

L’apice delle nostre proposte è l’annuale viaggio umanitario per i giovani, l’obiettivo principale del quale è la conoscenza della realtà africana. Senza un’esperienza diretta è difficile capire per esempio i motivi delle migrazioni. Vedere con i propri occhi la siccità che avanza e con lei la sterelità dei terreni, la fame e la sete, le malattie è quanto di più persuasivo per pensare ad un’accoglienza fraterna e responsabile. E’ un andare anche per capire quanto l’Africa abbia da dare all’umanità intera in termini di cultura e di umanità. I contatti con le comunità locali, solitamente caricano di entusiasmo e toccano i sentimenti più profondi, mostrando il volto bello dell’Africa.

Questo nostro viaggio, come da sempre è stato per Shalom, ha anche il compito di disilludere la popolazione locale di guardare all’occidente e in particolare all’Europa come all’eldorado che risolve tutti i loro problemi. Gli diciamo con franchezza che non è così e che l’emigrazione illegale non è in assoluto la strada da imboccare. E’ invece fondamentale lavorare duro per lo sviluppo del continente africano. Tutto questo accompagnato dalla cultura della pace e dei diritti umani può frenare i sogni e le fughe incontrollate.

21 persone, tutti giovani, accompagnati da don Andrea Cristiani e don Donato Agostinelli saranno in Uganda dal 2 al 13 Agosto per ultimare i lavori al progetto Casa della pace a Mityana.

“ Così tanti giovani- conclude don Andrea - che scelgono un campo di lavoro in Africa e stringono legami con loro coetanei africani è un segno forte e potente che il bene, malgrado tutto, avanza”.

Tutte le attività, le foto e le notizie verranno aggiornate sulle pagine social ( face book, instagram, Twitter) di Shalom .

Fonte: Movimento Shalom - Ufficio Stampa



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