Moria di pesci all'Apparita, controlli Arpat: acqua carente di ossigeno

Nel pomeriggio del 31 luglio i Tecnici del Dipartimento ARPAT del Circondario Empolese sono intervenuti su richiesta del Comune per una moria di pesci segnalata nel Fosso Greppiano di Vinci, in località Apparita. È intervenuto anche il personale della Polizia Provinciale allertato dalla Sala Operativa della Protezione Civile.

Numerosi pesci morti, in prevalenza di piccole dimensioni, si trovavano in prossimità del salto posto alla base dell’attraversamento carrabile del fosso e diminuivano progressivamente risalendo il corso fino a scomparire a circa 500 metri.
L’alveo del fosso risultava di dimensioni più ridotte a monte e con una scarsa quantità di acqua di colore giallo paglierino, dalla quale proveniva un leggero odore di sostanze organiche in putrefazione. Il fondo del fosso appariva di colore giallo/marrone.
In galleggiamento si notava uno strato di vegetazione tagliata che ostacolava il deflusso delle acque.

I Tecnici di ARPAT hanno eseguito misure di ossigeno disciolto, temperatura, pH e conducibilità nei pressi dell’attraversamento carrabile del fosso (a valle, dove si erano accumulati i pesci morti), a circa 500 metri più a monte (tratto intermedio) e ad 1 Km dalla posizione di valle (monte).
I risultati hanno evidenziato:

  • valori di ossigeno disciolto molto bassi, al limite della sopravvivenza dei pesci, nel tratto più a monte, mentre a valle, nel punto della segnalazione, il valore dell’ossigeno disciolto risultava compatibile con la vita dei pesci;
  • valori di temperatura alti su tutto il percorso ed in modo particolare nel tratto a monte ed intermedio, dove l’alveo è più stretto;
  • valori di conducibilità piuttosto elevati nella posizione di valle, valore che andava progressivamente diminuendo verso monte.

Tutto il tratto esaminato è risultato privo di vegetazione, assenza in parte dovuta anche alle operazioni di sfalcio recentemente eseguite sulle sponde del fosso.

Sono stati prelevati campioni delle acque superficiali per sottoporli ad esame analitico chimico e biologico per diversi parametri.

Il personale della Polizia Provinciale ha campionato alcune specie di pesci morti, quali alborelle, carassi ed anguille per sottoporli ad analisi.

Attendiamo quindi i risultati analitici dei laboratori di ARPAT e quelli dell’esame della fauna ittica prelevata dalla Polizia Provinciale per cercare di individuare le cause che hanno provocato la moria dei pesci.

L'esito degli accertamenti viene riferito agli enti competenti.

Fonte: Arpat



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