Svastiche a Brusciana, denunciati tre 19enni. Escluso il movente politico

(gonews.it)

Sono stati individuati in meno di 24 ore i responsabili degli imbrattamenti dell'area giochi di Brusciana a Empoli. Nessuno movente politico li ha spinti al gesto, ma solo la voglia di fare qualcosa di diverso. Una "bravata", come è stata definita, che non ha assolutamente niente di politico.

I tre diciannovenni, italiani, lavoratori, residenti nell'Empolese Valdelsa, sono stati individuati dagli agenti del Commissariato di Empoli dopo alcune preziose testimonianze dei residenti che hanno visto un furgone in fuga dopo i fatti. Da quanto ricostruito i giovani si erano recati a pranzo nell'area verde e presi dalla noia hanno imbrattato i giochi intorno alle ore 13 disegnando delle svastiche e alcune frasi di stampo nazifascista. Sono stati poi messi in fuga da alcuni residenti. Immediatamente sono scattate le indagini e questa mattina i ragazzi sono stati individuati e denunciati per danneggiamento aggravato e propaganda di idee sull'odio razziale (articolo 3 della legge 654/1975, recepimento della Convenzione internazionale sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. La legge Mancino, tornata alla ribalta dopo le dichiarazioni del ministro alla famiglia Fontana, utilizza questa legge come fonte normativa). Una volta scoperti, i ragazzi hanno ammesso le loro responsabilità, chiedendo scusa. In casa dell'autore (gli altri avrebbero solo assistito al gesto) è stata trovata anche la bomboletta spray compatibile con le scritte lasciate. Da tempo i giovani sono sotto l'occhio delle forze dell'ordine, principalmente per reati contro il patrimonio.

I risultati delle indagini sono state presentate oggi in una conferenza stampa nel commissariato di piazza Gramsci dal responsabile dell'Ufficio Polizia Anticrimine, commissario Danilo Di Stefano, e dal vicequestore di Firenze Alessandra Gemma.

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