Set cinematografico in città, Progetto Firenze: "Occorre dire no"

Dal 22 agosto al 21 settembre il delicato tessuto del centro storico sarà strapazzato da un’armata hollywoodiana con buona pace di chi a Firenze vive. Per gli amministratori del Comune di Firenze non è un problema: il centro storico, patrimonio UNESCO, trasformato per un mese intero in set cinematografico per loro è una risorsa. Verrebbe da sorridere se non fosse drammaticamente vero. Il periodo scelto è pure infelice. L’inizio di settembre sarà un test importante per capire l’impatto della nuova linea tramviaria e della riorganizzazione ATAF sulla mobilità dopo la ripresa a pieno ritmo delle attività produttive e la riapertura delle scuole. Incredibilmente, proprio in quel momento mezza città, a macchia di leopardo, sarà tappezzata da campi base e set volanti della produzione cinematografica.

 Firenze non è in vendita, non si vede come sia possibile considerare risorsa questa ennesima avventura di consumo di suolo e di città. La tutela dei residenti e delle attività produttive passa da una concezione della città che privilegi chi a Firenze vive e lavora, non dalla ricerca di ulteriori arrivi turistici che, palesemente, l’amministrazione non è in grado di gestire né la città di sopportare.

Qualche volta bisogna sapere dire no. E’ semplice e farebbe del bene a tutti. La città non ha bisogno di ritorni d’immagine di questo tipo che portano a considerare la storia secolare della città come un Big Mac, a interpretare la sua immagine come un qualsiasi marchio globale. Basta veramente.

 

Massimo Lensi, Associazione Progetto Firenze



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