Museo della Ceramica, 14 nuovi programmi didattici. Alla guida arriva Alessandro Mandolesi

Museo della Ceramica Montelupo Fiorentino

Una nuova stagione per il Museo della Ceramica di Montelupo e non solo. Presentata un’offerta didattica più ricca e variegata pensata per le scuole, ma anche per turisti e famiglie.

Quattordici fra percorsi di visita e laboratori didattici: questa è l’offerta che il Museo della Ceramica fa alle scuole, ma anche a gruppi organizzati, associazioni, famiglie e turisti.

Una proposta più ricca e variegata che segna un punto di slancio ulteriore rispetto al passato.

Accanto ai percorsi tradizionali ne sono stati pensati altri più originali, come “Tutti a Tavola”, incentrato sulle abitudini alimentari del Medioevo e del Rinascimento, ovviamente partendo sempre dai servizi ceramici.

Oppure “Mago o dottore?”, un’inusuale proposta alla scoperta della figura dello speziale, colui che operava nelle farmaci storiche, sviluppate col “vivere civile“ della Firenze del Quattrocento, come la Farmacia di Santa Maria Novella o quella di San Marco, per cui le fornaci montelupine realizzavano raffinati contenitori per i medicamenti dell’epoca. O ancora “Manipolare l’argilla”, un vero e proprio mini-corso di ceramica per ragazzi e adulti guidato dalle mani sapienti un artigiano montelupino.

Non mancano neppure le visite “fuori dal museo”, alla scoperta delle bellezze del Borgo antico e delle sue opere d’arte e, soprattutto, delle attuali botteghe e aziende ceramiche.

Un programma pensato per rispondere alle tante richieste di vivere il museo in maniera diversa, con percorsi esperienziali e nello stesso tempo per attirare pubblici diversi da appassionati, studiosi e curiosi.

La ceramica, proprio in quanto materiale antichissimo, ha una storia da raccontare, attorno ad essa ruotano usi e costumi, mode, abitudini di epoche diverse.
Le nuove proposte del museo voglio accendere i riflettori su questo aspetto, incuriosire potenziali visitatori.

Le proposte sono il frutto di una lavoro di squadra fra il personale del museo, le guide turistiche, la cooperativa Ichnos e Promocultura, attuale concessionario del museo.
Per consultare il programma didattico si può visitare il sito-web www.museomontelupo.it oppure i canali social facebook.com/MuseoMontelupo e instagram.com/montelupo_ceramic.

Un primo esempio della linea tracciata dal nuovo direttore scientifico del Museo, Alessandro Mandolesi:  «Il Museo della Ceramica ha tantissime potenzialità: racconta tante storie e le persone sono affascinate dalle narrazioni. Tutto sta nel trovare il modo per renderle accessibili. L’elaborazione delle proposte didattiche è solo un piccolo tassello di un progetto più ampio, destinato a mutare funzioni e ruolo di questo polo espositivo».
Alessandro Mandolesi è divenuto direttore scientifico del Museo della Ceramica a seguito di una selezione pubblica ed è entrato ufficialmente in servizio a fine giugno.

Mandolesi arriva a Montelupo forte di una lunga esperienza di studi in ambito archeologico, museografico, di organizzazione di mostre ed eventi. È professore a contratto di Etruscologia e antichità italiche presso l’Università degli studi di Torino, collabora con il Parco Archeologico di Pompei nell’ambito della comunicazione, valorizzazione, mostre ed eventi. Vanta collaborazioni con numerosi istituti museali per la curatela di mostre e la progettazione didattica.

A proposito dell’idea che ha sugli sviluppi del Museo della ceramica e più in generale del sistema museale di Montelupo, afferma: «Va pensato un museo aperto che superi il concetto di un’unica sede, quindi un museo diffuso nella città e nel territorio, composto da testimonianze e da persone, che sappia integrare e valorizzare i luoghi della ceramica,  ma anche gli spazi vissuti e il paesaggio, in primo luogo la via fluviale dell’Arno, vera leva del successo storico montelupino.
Il Museo della Ceramica, e con esso anche il Museo Archeologico, ha tantissime potenzialità: racconta storie vere, saperi tecnologici e curiosità del passato: tutto sta nel trovare la chiave giusta per aprirle al pubblico.
L’elaborazione delle proposte didattiche è solo un piccolo tassello di un progetto più articolato, destinato a mutare il ruolo di questo ricco sistema espositivo».

Per il sindaco Paolo Masetti «È una scelta che si inserisce in un percorso avviato fino dal primo anno del mandato e volto a valorizzare Montelupo come centro culturale.  Al riguardo stiamo pensando alla prosecuzione di questo percorso con un’impostazione progettuale che consentirà alla nostra città di un ulteriore salto di qualità come centro di produzione e fruizione culturale ».

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa



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