Pagoda al Twiga, il Partito Democratico: "Dal comune la conferma, è abusiva"

Sulla 'pagoda' abusiva al bagno Twiga a Marina di Pietrasanta (Lucca), in una risposta a un'interrogazione, il comune spiega che "non c'erano autorizzazioni né edilizie né paesaggistiche, né tanto meno demaniali: abuso su tutti i fronti".

Lo afferma il capogruppo in Consiglio comunale di Pietrasanta Ettore Neri (Pd), presentatore dell'interrogazione. "Possiamo affermare che avevamo ragione in pieno - sottolinea Neri in una nota -. Il sindaco, anche in questo caso, ha dimostrato la sua completa inadeguatezza".

Neri spiega di aver presentato anche un'altra interrogazione a cui il l'amministrazione ha dato risposta, inerente una "casa fatta costruire il doppio di quanto consentito dalle normative", di proprietà del familiare "di un assessore".

"Gli uffici hanno risposto - spiega ancora Neri - che, in via prudenziale, per non ledere gli interessi del privato, l'amministrazione ha proceduto all'archiviazione del procedimento di annullamento del permesso. Con una postilla non indifferente, però, si fa presente che se ci sarà un pronunciamento della Procura della Repubblica, tutto sarà annullato".

Per Neri, "nella risposta da parte degli uffici competenti si legge, anche se con dichiarazioni involute e confuse, che l'intervento non è legittimato". Il capogruppo Pd sottolinea che il sindaco di Pietrasanta "ha parteggiato per chi ha fatto un abuso grosso come un appartamento sul mare, dimostrando che per lui ci sono due pesi e due misure". "Questi due episodi sono molto gravi - conclude l'esponente Pd - e connotano questa Amministrazione come disattenta alla tutela del territorio e incapace di gestire con correttezza le dinamiche amministrative".



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