Spacca un quadro in testa all'artista Marina Abramovic: bloccato sedicente artista a Firenze

abramovic
Marina Abramovic a Firenze

Un 51enne ha rotto un quadro in testa a Marina Abramovic a Firenze, mentre era presente a Palazzo Strozzi per la sua mostra 'The Cleaner' nella mattina di oggi, domenica 23 settembre. L'artista è caduta a terra ed è stata trasferita nel bar di Palazzo Strozzi, sorvegliata dalle forze dell'ordine mentre l'uomo è stato allontanato da lei.

Abramovic colpita da un quadro in cui è ritratta

Il quadro in tela era un dipinto della stessa Abramovic, pare realizzato dall'uomo che lo aveva in mano. L'aggressore, un sedicente artista protagonista di episodi simili, è stato bloccato dalla sorveglianza e in seguito dagli agenti di polizia. La faccenda pare che si sia risolta con Abramovic che ha voluto incontrare ma l'uomo è rimasto in silenzio.

L'aggressore di Marina Abramovic è un volto noto

Il gesto eclatante è l'ultimo tra quelli annoverati dal ceco: l'11 gennaio scorso imbrattò di vernice la statua di Urs Fischer in piazza della Signoria, affermando di essere lui il vero Fischer. A seguire, per 'The Florence Experiment' si arrampicò sugli scivoli di Palazzo Strozzi per attrarre l'attenzione affinché la direzione lo prendesse in considerazione per pubblicare le sue opere. Il precedente più remoto riguarda una denuncia presa nel 2015 per atti osceni in luogo pubblico, perché si era denudato davanti al Duomo.

L'aggressore è stato rilasciato

Non è stata sporta denuncia dall'artista Marina Abramovic per i fatti dunque dopo alcune ore in questura l'uomo è stato rilasciato nel pomeriggio. L'artista non ha riportato ferite e non è stata trasferita al pronto soccorso quindi non ci sono reati perseguibili d'ufficio.

I commenti e le voci dei protagonisti

L'aggressore ha spiegato di aver dovuto fare questo gesto "per la sua arte". Lo ha riferito Marina Abramovic commentando l'episodio, la quale ha anche aggiunto: "Ero sotto shock ma la prima cosa che ho chiesto è di parlare con lui. Perché questo odio contro di me? E lui si è giustificato così. Ero molto felice per com'era andato il booksigning, c'erano tanti giovani e tante persone che mi stavano dimostrando affetto. Con la violenza sugli altri non si fa arte. In passato mi sarei arrabbiata, ora provo compassione".

Il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino, curatore della mostra “Marina Abramović. The Cleaner”, in corso a Palazzo Strozzi a Firenze (fino al 20 gennaio 2019), esprime il suo sentito dispiacere per l’aggressione subita dall’artista nel cortile di Palazzo Strozzi in data odierna.

L’episodio si è verificato subito dopo la conclusione di un altro appuntamento di grande successo di pubblico per la firma del suo nuovo libro di interviste “Marina Abramovic Interviews 1976-2018”, evento che ha concluso una trionfale settimana di eventi con l’artista a Firenze, culminata nella conferenza pubblica al Teatro del Maggio Musciale Fiorentino a cui hanno partecipato oltre 1.500 persone.

Marina Abramović sta bene e non ha subito alcun danno fisico. Dopo le verifiche con le forze dell’ordine ha lasciato Palazzo Strozzi con serenità. Subito dopo l’accaduto ha voluto incontrare l’aggressore per un confronto diretto sulle ragioni di questa azione.

 


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Stiamo bene! Everything is fine! Il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino, curatore della mostra “Marina Abramović. The Cleaner”, in corso a Palazzo Strozzi a Firenze (fino al 20 gennaio 2019), esprime il suo sentito dispiacere per l’aggressione subita dall’artista nel cortile di Palazzo Strozzi in data odierna. L’episodio si è verificato subito dopo la conclusione di un altro appuntamento di grande successo di pubblico per la firma del suo nuovo libro di interviste “Marina Abramovic Interviews 1976-2018”, evento che ha concluso una trionfale settimana di eventi con l’artista a Firenze, culminata nella conferenza pubblica al Teatro del Maggio Musciale Fiorentino a cui hanno partecipato oltre 1.500 persone. Marina Abramović sta bene e non ha subito alcun danno fisico. Dopo le verifiche con le forze dell’ordine ha lasciato Palazzo Strozzi con serenità. Subito dopo l’accaduto ha voluto incontrare l’aggressore per un confronto diretto sulle ragioni di questa azione.

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