Incendio Monte Serra, fiamme quasi domate. Si segue una pista sul piromane

Gli aggiornamenti sull'incendio sul Monte Serra

Dopo oltre due giorni di fuoco e 1000 ettari in fumo non si è ancora messo la parola fine all'incendio sul Monte Serra nel pisano, anzi continuano ad alimentarsi nuovi focolai. Dopo quello di Avane nel comune di San Giuliano Terme, oggi i vigili del fuoco e i volontari impegnati stanno intervenendo in località Lugnano, nel territorio di Vicopisano: c'è stata una ripresa sul crinale sopra la località Noce e le fiamme sono alte e ben visibili anche a grande distanza. Sul posto stanno già operando le squadre vigili del fuoco e i volontari della protezione: sono stati attivati i mezzi aerei per un rapido intervento.

Sul resto del monte, sul territorio del comune di Calci, il rogo è praticamente spento.

Dalla notte di lunedì 24, sono già intervenuti operativamente 700 tra operai forestali e volontari AIB addestrati alla lotta contro gli incendi boschivi.

AGGIORNAMENTO ORE 11 - Il focolaio di Lugnano è quasi spento. Un focolaio sopra Le Mandrie a Fonte Lupeta ha però ripreso vigore, i mezzi antincendio stanno già provvedendo a spegnerlo.

Dal Comune si fa sapere che "purtropppo, poteva succedere in questi giorni che alcuni focolai potessero riaccendersi, per questo il Monte è costantemente sotto controllo e uomini e mezzi sono pronti a intervenire in qualsiasi momento".

AGGIORNAMENTO ORE 12.30 -  Sono 35 le squadre dei vigili del fuoco presenti in zona e da questa mattina stanno operando due Canadair dei vigili del fuoco e tre elicotteri della Regione che hanno definitivamente fermato il fronte di fiamma nella zona di Noce. Sono inoltre in corso attività di bonifica e Verifiche presso le abitazioni e gli impianti di gas per consentire il rientro in sicurezza della popolazione.

Torna regolare traffico eroporto di Pisa

In relazione all’incendio che ha interessato questa mattina il Monte Serra, Toscana Aeroporti annuncia la chiusura del traffico aereo commerciale dell’aeroporto di Pisa al fine di favorire il traffico dei mezzi antincendio impegnati nello spegnimento del rogo. Il traffico aereo riprenderà alle 19.40, ora in cui cesseranno le operazioni aeree di spegnimento dell’incendio. Per informazioni su ritardi e cancellazioni dei voli, si prega di contattare la propria compagnia aerea.

In relazione all’incendio che ha interessato il 25 settembre il Monte Serra cui è seguita la chiusura del traffico aereo presso l’aeroporto di Pisa nelle giornate del 25 e del 26 settembre, Toscana Aeroporti comunica che, a partire da questa mattina, il traffico aereo è tornato regolare presso lo scalo.

Dalla Camera di Commercio 100mila euro per le imprese colpite

Continua la mobilitazione di Confesercenti

Prosegue la mobilitazione di Confesercenti Toscana Nord in favore dei cittadini e delle attività commerciali vittime dell’incendio sul Monte Serra. C’è un conto corrente di solidarietà presso la Cassa di Risparmio di Volterra dove far confluire un sostegno economico (codice Iban IT82A0637014000000010009646, causale “Monte Serra”) ma c’è anche la raccolta spontanea di tanti commercianti. E’ il caso ad esempio del Centro commerciale naturale di Tirrenia che ha aperto una sottoscrizione o il Centro commerciale naturale di Marina che sta organizzando una cena di raccolta fondi. “Come associazione – dichiara il direttore Toscana Nord Miria Paolicchi – ci stiamo mettendo in contatto con i nostri soci nelle zone colpite dall’incendio per capire quali siano le richieste più immediate. Con le banche, poi, siamo a lavoro per mettere a punti strumenti di finanziamenti agevolati per le aziende che hanno subito danni”.

Scuole a Vicopisano: regolare svolgimento delle lezioni

Nel comune di Vicopisano il vicesindaco Matteo Ferrucci è in contatto con le responsabili dei vari plessi scolastici che rassicurano sul regolare svolgimento delle lezioni nelle classi. Il trasporto si è svolto regolarmente stamattina e altrettanto si verificherà all'uscita.

Sul Monte Serra 150 ettari di olivi in fumo

L'incendio che per tre giorni ha devastato il Monte Serra è stato finalmente domato. E Confagricoltura Pisa ha già avviato una prima ricognizione dei danni subiti negli oliveti coinvolti dal rogo.

«Circa 150 ettari di piante sono andati in fumo sul versante che va da Caprona a Cascina, in particolare nelle località di Crespignano, Noce e Lugnano» sintetizza Alessandro Stassano, presidente di Confagricoltura Pisa. «Una perdita notevole, che si ripercuoterà a lungo sui produttori della zona, soprattutto sulle realtà più piccole e meno strutturate. Considerando che ogni ettaro produce circa 25 quintali di olive per una resa di olio intorno ai 6 quintali, si capisce che l'impatto economico di questo incendio sarà importante con la perdita di circa 900 quintali di olio».

«Il danno ambientale è ingente se pensiamo ai più di mille ettari di bosco che sono andati distrutti, oltre agli oliveti, ai campi di seminativo, ai castagneti, senza dimenticare che le fiamme hanno lambito anche alcuni agriturismi» interviene Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana. «È ancora presto per stilare un bilancio definitivo in quanto il danno di ripercuoterà per lungo tempo. La nostra associazione si è già messa in moto per sostenere e aiutare i produttori a far ripartire le loro attività agricole».

Il sopralluogo di Rossi

Dopo una grande capacità di intervento da parte della Protezione civile, adesso si tratta di mettersi al lavoro per ripristinare i danni di quello che è stato un vero e proprio disastro ambientale.

Questo in sintesi il senso delle parole del presidente Enrico Rossi stamani, al termine del volo di ricognizione su Calci e su tutto il territorio su cui si è esteso l'incendio che alle 22 di lunedì 24 settembre ha preso a infuriare sui Monti Pisani, provocando l'evacuazione di oltre 700 persone. Dopo tre giorni di attività incessante, Rossi ha ribadito "la grande capacità di intervento da parte della Protezione civile regionale e l'altissima efficienza dimostrata dalle squadre regionali. Tutte le operazioni di spegnimento sono state dirette dall'organizzazione regionale AIB come disposto dalla legge 353 del 2000 che ci attribuisce in ogni circostanza in materia di antincendio boschivo la previsione, la prevenzione e lotta attiva degli incendi.

La titolarità è della Regione ed è stata esercitata bene. I sindaci e tutti gli altri soggetti: i militari, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile regionale e nazionale, i forestali, i volontari, in tutte le fasi dell'intervento, hanno operato con grande competenza ed energia contribuendo all'efficienza generale e al risultato ottenuto. Ottimo il lavoro soprattutto per quelle 12 ore prima dell'arrivo dei mezzi, perché si è riusciti in qualche modo a contenere l'estendersi delle fiamme lavorando bene con una preparazione d'eccellenza. All'arrivo dei mezzi poi, hanno diretto i voli come una tecnica magistrale. Adesso – ha proseguito Rossi – si passa alla fase successiva. I danni sono enormi, è un disastro ambientale e bisogna lavorare pesantemente".

Il presidente ha quindi ricordato che con i sindaci si è discussa la richiesta dei danni da presentare al Governo e per i privati è già stata aperta la possibilità di richiedere i danno tramite lo stato di calamità naturale. Martedì ci sarà una riunione per gli interventi di salvaguardia così da impedire che si verifichino dilavamenti, frane, allagamenti dovuti al terreno diventato impermeabile.

"Dobbiamo intervenire massicciamente prima della stagione delle piogge e poi il bosco ricrescerà, faremo una manutenzione attenta, interventi selettivi con una pianificazione di qui ai prossimi dieci anni. Bisogna pronunciare le stesse parole che ha detto un'anziana signora sistemata in un centro di ricovero per l'emergenza – ha concluso Rossi - , che siccome per fortuna non siamo morti, a tutto il resto si rimedia".

Il sindaco di Calci Ghimenti: "Grazie a chi ha operato"

Con il video di questo VOLO che ho effettuato sopra il perimetro (20km) dell'INCENDIO nel quale si vedono interventi ancora in corso da parte distribuirlo Mezzi aerei, si può "apprezzare" la vastità del fronte (1000 ettari), l'impatto visivo sul territorio (devastante) e soprattutto si intuisce la difficoltà ad operare in luoghi così. Tutto questo solo per dire GRAZIE a chi ha operato. Rischiando la vita per tutti noi e per il territorio.. (Queste parole sono nulla, anzi credo non esista alcuna espressione in grado di esprimere la gratitudine che provo e proviamo).

Poi sul sopralluogo di Rossi: "Anche stamani, come ieri e l'altro ieri il Presidente della Regione Enrico Rossi è venuto da noi. Stiamo lavorando già a quantificare spese sostenute e interventi da fare. La Regione è con noi. Con le persone e le risorse. Molti hanno avuto visibilità, tra cui il sottoscritto anche immeritatamente magari, ma ci sarà il tempo ed il modo di ringraziare tutti... Posto la foto del Presidente, per ringraziare pubblicamente IL SISTEMA REGIONALE AIB E PROTEZIONE CIVILE REGIONALE che stanno coordinando il lavoro da giorni".

Da Arpat i dati sulla qualità dell'aria

In relazione al devastante incendio che in questi giorni sta interessando il Monte Serra, ARPAT, al fine di accertare la situazione della qualità dell'aria, ha svolto alcune attività che di seguito si riassumono:

sono stati elaborati ed esaminati i dati delle stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria presenti a Pisa (Borghetto e Passi) e Livorno (Carducci, Stagno, La Pira, Cappiello) per l'intera giornata del 24 settembre (anche ore pre-evento) fino ad oggi 27 settembre.
I dati rilevati per gli inquinanti monitorati dalle stazioni (ossidi di azoto, monossido di carbonio,  PM10, benzene, anidride solforosa) hanno mostrato valori sostanzialmente analoghi a quelli usualmente riscontrati nel periodo.
Il vento ha spirato prevalentemente da Est o Est-NordEst e, data l'intensità dello stesso (in particolare nelle fasi più intense dell'incendio), ha  contribuito sicuramente alla dispersione dei fumi verso il mare, nonostante in città fosse avvertibile il tipico odore di legna bruciata.
Si può quindi affermare che le zone più popolate dell'area Pisa/Livorno non sembrano essere state interessate da concentrazioni anomale di inquinanti atmosferici (sia per quanto riguarda quelli misurati, che rappresentano i "traccianti" del fenomeno, ma ragionevolmonte anche per quelli non misurabili dalle centraline, e cioé i vari microinquinanti, normalmente adesi al particolato).
per valutare in maniera più puntuale la qualità dei fumi, è stato effettuato anche un campionamento in prossimità dell'incendio, a Calci, con una pompa ad alto volume (per alcune ore, terminato intorno alle 16.30 del 26 settembre), per verificare l'eventuale presenza di microinquinanti (diossine, IPA), che possono derivare anche da incendi boschivi.
I campioni sono stati trasferiti al laboratorio dell'Agenzia per la determinazione analitica che richiederà alcuni giorni (almeno 5 giorni, trattandosi di analisi piuttosto complesse di sostanze a bassissima concentrazione).

Pista piromane: si analizzano le intercettazioni telefoniche

Sembra diventare sempre più una certezza la possibilità che dietro l'incendio ci sia la mano umana. La pista del piromane, infatti, è quella seguita dagli inquirenti. Al momento non ci sono indagati, ma secondo quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno si starebbe tracciando un cerchio dei possibili responsabili grazie alle intercettazioni telefoniche. Data la gravità del reato, infatti, gli inquirenti hanno ricorso alle intercettazioni senza l'iscrizione nel registro degli indagati e starebbero monitorando soggetti già conosciuti o sospettati per vari motivi. Inoltre si sta lavorando sulla localizzazione dei cellulari che si sono attaccati alle celle telefoniche dell'area. L'inchiesta è seguita dal procuratore capo Alessandro Crini che ieri era anche sull'elicottero della guradia di finanza per un sopralluogo. Al momento si stanno continuando a raccogliere le prove e le testimonianze, maggiori indizi potranno forse emergere dopo lo spegnimento dell'incendio.

Gli incendi sui monti pisani e i provvedimenti per la caccia

Gli incendi sui monti pisani e l'attività venatoria. L'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi incontrerà oggi i giornalisti per illustrare i provvedimenti sulla caccia assunti dalla Regione per le aree colpite dagli incendi e per quelle limitrofe. L'appuntamento è fissato per le ore 16.30 di oggi, giovedì 27 settembre, presso la sede della Provincia di Pisa, in via Nenni 30 a Pisa (sala Incontri, 7° piano). Saranno presenti anche la presidente della provincia di Pisa Giulia Deidda e i sindaci dei territori interessati.


I COMMENTI

SGB Pisa: "Basta tagli alla manutenzione del territorio"

Mentre centinaia di persone rischiano la loro vita per spengere i focolai, mentre scatta la disinteressata solidarietà di tante famiglie e associazioni verso chi è stato colpito dal disatro, è bene iniziare a riflettere su quanto accaduto e operare in modo diametralmente opposto al passato. Da troppi anni assistiamo a tagli verso la manutenzione del territorio, tagli ai vigili del fuoco e alle strutture e agli interventi per la tutela dell'ambiente e la vigilanza del nostro territorio.

Quanto era già accaduto nel Nord Europa si è verificato anche in provincia di Pisa con centinaia di ettari bruciati e danni ad abitazioni. Per puro caso non ci sono stati morti e feriti. I disastri come quello del Monte Serra sempre più frequenti, bisognerebbe indagare la ragione prima di rilasciare dichiarazioni avventate o agitare lo spauracchio di piromani immigrati. Un incendio doloso, lo ricordiamo, studiato a tavolino con innumerevoli punti di innesco nelle ore serali proprio quando gli aerei e gli elicotteri dell'antincendio non possono volare.

Ma è comunque innegabile che in caso di incendi dolosi gli interventi sono inadeguati e tardivi, da anni la flotta aerea è sotto dimensionata, basti pensare che un elicottero è arrivato dalla Campania. Ritardi che fotografano la paralisi in cui versa il sistema di protezione civile colpito da innumerevoli e ingiustificati tagli a cui la protezione civile locale, per quanto attrezzata sia, non puo' far fronte. E poi manca una vigilanza preventiva che metta insieme stato ed enti locali, non ci sono satelliti, telecamere a infrarossi la presenza dei quali avrebbe consentito di limitare i danni

A poche ore dall'incendio che ha devastato il Monte Serra è bene porsi alcune domande scomode e trovare risposte, per esempio capire perchè la Regione Toscana il cui territorio è per metà occupato da boschi non abbia aerei e elicotteri antincendio ma sia costretta a farli venire da altre Regioni.

Governo ed Enti locali non lesinano aiuti e sovvenzioni al potenziamento delle basi militari come quella di Camp Darby, il Governo acquista i caccia da guerra F35 ma rinuncia a dotare ogni regione di Canadir per spengere gli incendi, si lesinano fondi e uomini ai Vigili del Fuoco, si è distrutto il Corpo Forestale senza alcun motivo.

 



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