Fondazione Federico Zini, fronte comune di San Miniato e Montopoli per il No

Federico Zini
Federico Zini con la maglia del Tuttocuoio

Duplice no da parte dei Consigli comunali di San Miniato e Montopoli sul tema dell'intitolazione di una Fondazione contro la violenza sulle donne intitolata a Federico Zini. Nella città in cui vive la famiglia del 25enne che si è ucciso dopo aver sparato alla sua ex Elisa Amato, l'interpellanza presentata dai gruppi consiliari Movimento 5 Stelle e Immagina San Miniato ha trovato ieri, giovedì 27 settembre, il parere favorevole di tutti i componenti dopo una lunga discussione. Il nodo della discordia infatti riguardava la mancata partecipazione dei consiglieri di Forza Italia Carlo Corsi e Michele Artini alla stesura del testo, redatto dalla commissione Pari Opportunità nella quale partecipano associazioni del tema. Gli azzurri hanno proposto il rinvio di una settimana dell'ordine del giorno, lamentando di non essere stati convocati dalla commissione ma comunque affermando che era fuori discussione il loro voto contrario alla Fondazione, come il resto dell'assise. Una questione formale più che sostanziale, insomma.

Il giorno precedente invece era stata la volta della città di Montopoli, che ha votato la mozione degli assessori Linda Vanni e Samuele Fiorentini per dire no alla Fondazione. Anche qui è giunta l'unanimità, nel voto a seguito dell'intervento del sindaco Giovanni Capecchi. In particolare, la vice sindaco Vanni da sempre supporta le attività dell'associazione Frida, impegnata nel soccorso per le donne vittime di violenza. L'associazione è stata tra le prime voci a levarsi contro l'istituzione della Fondazione, a seguire sono arrivate anche opinioni di rilievo come quella della nota giornalista Selvaggia Lucarelli.

Nei giorni scorsi non era passata inosservata la replica della famiglia Zini, decisa ad andare avanti sull'istituzione in ricordo del figlio. Una memoria macchiata da un gesto crudele ed esecrabile, sul quale anche i vertici della politica locale hanno voluto dire la loro in questi giorni. Quel che è sicuro è che i municipi di San Miniato e Montopoli non appoggeranno né patrocineranno le attività della fondazione, qualora vedesse la luce.

Elia Billero



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