Presentazione sessista al Cern, bufera su un fisico dell'Università di Pisa

alessandro strumia

Ha utilizzato alcune frasi sessiste durante una presentazione e il Cern ha deciso di sospenderlo, mentre dall'Università di Pisa è arrivato un procedimento etico. Alessandro Strumia, docente 48enne dell'UniPi e fisico, collabora con il Cern di Ginevra ed era stato invitato per una presentazione sulla fisica, ma un po' diversa dal solito, dato che il nome del progetto del professore era 'Theory Gender Talk'.

Venerdì 28 settembre si stava tenendo in Svizzera il primo workshop organizzato sugli ultimi sviluppi della fisica ad alta energia, gender e opportunità quando Strumia - che il Cern, però, non cita direttamente - avrebbe considerato la presentazione "inaccettabile in ogni contesto professionale e contraria al Condice di condotta del Cern".

Il Centro ha poi rimosso dall'archivio online le slide di Strumia, sulle quali si leggevano frasi come "la fisica è stata inventata e costruita dagli uomini, non si entra per invito". A far arrabbiare il mondo della scienza, oltre a quello accademico, sono anche altre affermazioni del fisico: Strumia voleva dimostrare con tabelle e grafici che le donne non sono vittime di discriminazione nella fisica ma, al contrario, sono gli uomini a subirla e a essere scavalcati da colleghe con meno meriti. Lui stesso ne sarebbe un esempio, visto che "l'Istituto nazionale di fisica nucleare non lo avrebbe assunto" e gli avrebbe preferito "due ricercatrici con meno citazioni".

Inoltre il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, "dopo aver preso visione delle 26 slides, cui seguivano numerose denunce di violazione dei valori fondamentali della comunità universitaria, ritenendo queste ultime fondate", ha provveduto all’apertura del procedimento etico avverso Strumia, trasmettendo tutta la documentazione in merito alla Commissione etica dell’Ateneo.

"La Commissione procederà ad esaminare il comportamento tenuto, valutando se del caso di investire anche il Collegio di disciplina per verificare eventuali ulteriori violazioni delle norme che devono guidare la condotta dei professori universitari" si legge nella nota UniPi.



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