Incendio Monte Serra, 1.5 milioni di euro dalla Regione per la bonifica

L'incendio del Monte Serra nel 2018

Spento l'incendio, sui Monti Pisani (e a valle) tocca adesso agli interventi di bonifica e salvaguardia. La giunta regionale ha stanziato ieri un milione e mezzo di euro, da spendere entro la fine dell'anno. E stamani il presidente della Toscana Enrico ha fatto il punto sul da farsi, assieme agli assessori Federica Fratoni e Marco Remaschi, con i tecnici e i responsabili dell'anticendio boschivo regionale, del settore agricoltura, dei consorzi di bonifica e con gli amministratori dei comuni percorsi dal rogo. C'erano i sindaci di Calci (il più colpito), Vicopisano, Buti e Vecchiano. Assente Cascina, pur invitato.

"Le risorse stanziate serviranno per i lavori di somma urgenza - spiega il presidente Rossi - La prima ipotesi prevede di impegnarne 850 mila per gli interventi forestali e di ripulitura, altri 350 mila per i lavori che i consorzi realizzeranno a valle attorno ai corsi d'acqua". Una seconda fase, dopo i rilievi, riguarderà il riassetto idrogeologico più puntuale, laddove necessario. "Con questo milione e mezzo – aggiunge Rossi - saranno coperte anche le spese per i lavori di somma urgenza già effettuate dai Comuni e il ripristino della strada provinciale sul Monte Serra". Entro una settimana la delibera di dettaglio sarà pronta. Nei prossimi giorni i tecnici si incontreranno di nuovo.

Parallelamente la Regione sta raccogliendo dalle amministrazioni comunali l'elenco dei danni provocati dal rogo, per poi richiedere lo stato di emergenza nazionale. Quella regionale già era stata dichiarata: Rossi ha firmato l'atto una settimana fa, ad incendio ancora in corso.

"Spero che il Governo accolga la richiesta – commenta il presidente – e possa contribuire alle spese per la sistemazione delle famiglie che sono state sfollate, al ristoro dei danni subiti dai privati e al rimborso dei costi sostenuti dai volontari intervenuti per domare il fuoco". Le case inghiottite dal rogo e demolite sono quattro. Altre otto hanno subito danni parziali. Tre, tra queste, erano prime case. Gli uffici regionali stimano, sulla base delle rilevazioni satellitari, che per la ricostituzione dei quasi mille e quattrocento ettari bruciati serviranno 8 milioni e mezzo di euro, complessivamente: il fuoco ha percorso in alcuni casi terreni già percorsi dalle fiamme nel 2009 e 2011, dove è rimasta solo cenere e neppure gli scheletri degli alberi. Oltre al bosco ha attaccato anche campi e olivete e sul sito di Artea è stata infatti gi& agrave; stata attivata la procedura on line attraverso cui gli agricoltori potranno comunicare i danni subiti.

Fondi post incendio Monte Serra, il commento di Remaschi

La Regione Toscana chiederà lo stato di calamità naturale per i danni subiti dalle aziende agricole a seguito dell'incendio scoppiato la scorsa settimana sui Monti Pisani. "Abbiamo detto che l'avremmo fatto e subito ci siamo mossi in tal senso" ribadisce l'assessore all'agricoltura della Toscana Marco Remaschi - ma dobbiamo rispettare procedure e tempi obbligati, dettati dalla legge e soprattutto lasciare il tempo alle persone coinvolte di verificare e comunicarci in modo puntuale il danno subito".
"Se poi – replica ancora l'assessore - il governo intende accelerare i tempi e risarcire le categorie danneggiate prima della ricognizione, faccia una decreto, che ci auguriamo sia più veloce di quello per Genova". "Certo – chiosa Remaschi – la consigliera regionale Galletti (l'esponente Cinque Stelle che oggi si era lamentata del mancato avvio della procedura da parte della Regione ndr) non si capisce esattamente di cosa parli. Dice essersi informata presso il ministero competente, che per le calamità naturali è quello ad agricoltura e foreste, e che ci sono a disposizione risorse per sostenere sia cittadini sia le imprese coinvolte. Ma lo stato di calamità naturale riguarda solo le aziende agricole e non i privati. Per i danni ai cittadini e alle aziende non agricole serve la dichiarazione di stato di emergenza nazionale, che è cosa diversa, la cui competenza è del presidente del consiglio dei ministri, e per cui comunque è necessaria una identica ricognizione anch'essa già in corso dal giorno dopo l'incendio attraverso le amministrazioni comunali interessate".
L'incendio sui Monti Pisani scoppiato il 24 settembre ha distrutto quasi 1400 ettari di bosco e coltivazioni. La procedura per la richiesta di calamità naturale prevede che sul portale Artea, l'azienda regionale per le erogazioni in agricoltura, venga aperta una sezione in cui segnalare i danni. E' la procedura prevista per qualsiasi evento. "L'abbiamo fatto - ricorda Remaschi – a ventiquattro ora dalla scoppia del rogo, così come il 25 settembre il presidente Rossi ha subito dichiarato lo stato di emergenza regionale". C'è poi un po' un tempo minimo in cui la procedura di segnalazione dei danni deve rimanere aperta. Il termine per presentare le domande scadrà a mezzanotte del 19 ottobre. A quel punto scatterà la ricognizione vera e propria. "Si verificano i danni – annota ancora l'assessore – e se, come pensiamo, il 30 per cento della superficie agricola dell'area interessata risulterà danneggiata e la produzione compromessa, allora ci potranno essere i requisiti da parte della Regione per procedere all'inoltro della richiesta di calamità naturale".
" Ci auguriamo a quel punto – conclude Remaschi - che il ministro Centinaio proceda, come da lui dichiarato, nel modo più celere, mettendo le risorse necessarie a coprire tutti i fabbisogni".

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa



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