Lo splendore di un tempo per il municipio di Castelfiorentino, con i colori di Membrino

Dai progetti agli investimenti realizzati. Dalle parole ai fatti. Il primo step di ComUnico – il piano di riqualificazione urbana che punta a ricucire le due anime del centro storico di Castelfiorentino – è stato raggiunto. Un lancio di palloncini e i rintocchi di “Membrino” - a mezzogiorno in punto - hanno scandito l’inaugurazione questa mattina della facciata del Municipio, uno dei palazzi più antichi di Castelfiorentino, depositario di secoli di storia e della sua stessa identità.

Un evento simbolico, ma carico di significati, perché di fatto rappresenta un primo risultato tangibile dei cospicui finanziamenti che Castelfiorentino è riuscito ad ottenere mediante il “Bando Periferie”. Un bando per il recupero delle “aree degradate” che l’Amministrazione Comunale ha saputo cogliere al volo per avviare un progetto ambizioso di opere pubbliche (e non solo) di cui un elemento centrale è costituito dal rilancio del centro storico alto: attualmente, sono in corso i lavori per l’ammodernamento della Biblioteca “Vallesiana” e per il ripristino e la riqualificazione dei percorsi originari di accesso alla Pieve (dove è stato realizzato il Parco intitolato al compianto cardinale Piovanelli); nel giro di poche settimane – ora che sono finiti i lavori della facciata del Palazzo Comunale - si conta di pubblicare la gara l’appalto per la nuova pavimentazione di Piazza del Popolo.

“Una bellissima giornata anche oggi – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – dopo quella di ieri in cui abbiamo inaugurato la nuova Caserma dei Carabinieri. Siamo partiti dal Palazzo Comunale perché si tratta di un intervento di grande valenza simbolica, e propedeutico all’altro investimento che faremo in Piazza del Popolo con la nuova pavimentazione in pietra: un’opera necessaria per valorizzare il contesto medioevale della piazza e la Collegiata dei Santi Lorenzo e Leonardo”.

Come si ricorderà, il restauro della facciata del Municipio è stato accompagnato dalla realizzazione – al basamento dell’edificio – di un motivo pittorico a trompe-l’oeil ispirato ai documenti fotografici del passato, al restauro di tutti gli elementi decorativi delle finestre (cornici, mensole e fregi), delle persiane, nonché delle numerose lapidi marmoree commemorative che sono state apposte nel periodo post-unitario. Con questo intervento, e quello che sarà inaugurato a breve che riguarda la biblioteca “Vallesiana”, l’Amministrazione Comunale vuole dare l’esempio per l’avvio di una rinascita estetica degli edifici del centro storico, anche quelli di proprietà privata.

“Questi – aggiunge il Sindaco - sono interventi integrati di un recupero di Castello alto che sarà cospicuo, e che ha già innestato meccanismi virtuosi di ripristino degli immobili privati. Attualmente, siamo in attesa di conoscere dal Governo se ci viene data la possibilità di stipulare la convenzione per l’utilizzo di alcune risorse contenute nel bando come i contributi per il rifacimento delle facciate”.

All’inaugurazione di stamani era presente l’on. Laura Cantini. Era inoltre presente una nutrita rappresentanza della contrada di “Membrino”, che ha dato il “via” al lancio di palloncini bianchi e blu (i suoi colori) contestualmente al suono della campana azionato da “Membrino”, la Filarmonica “G. Verdi” e il Gruppo Fotografico “Giglio Rosso”. La Contrada “Borgo” ha inviato una sua rappresentanza con lo stendardo, quasi a sottolineare quei concetti di unità tra la parte alta e bassa del paese che sono alla base del progetto “ComUnico”.

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa



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