Sanità Empoli, l'opposizione chiede un Consiglio comunale aperto

(foto gonews.it)

Consiglio comunale aperto sulla sanità: lo chiedono tre gruppi di opposizione (FabricaComune per la Sinistra, Ora si Cambia e Linea Civica). “La nostra sanità ha problemi sempre più evidenti che si ripercuotono sulla vita dei cittadini. La creazione della mega usl ha allontanato i centri di decisione, peggiorando spesso le cose senza alcuna garanzia di risparmio. Questo territorio aveva ottenuto, grazie ad anni di battaglie, la “sovranità” sulle scelte in materia sanitaria, con la conquista della Usl autonoma. Non possiamo accettare che oggi in Consiglio Comunale neppure si parli più dell’argomento, come se la gestione dei servizi sanitari potesse essere ceduta totalmente ai tecnici”. Il consiglio aperto per coinvolgere cittadini, operatori, istituzioni.

Di seguito il testo della lettera di richiesta del Consiglio Comunale aperto.

Al presidente del Consiglio Comunale Empoli
Alla Sindaca
Ai Capigruppo

La nostra sanità ha problemi sempre più evidenti che si ripercuotono sulla vita dei cittadini. Abbiamo le liste di attesa più lunghe della Usl Toscana Centro per le prestazioni ambulatoriali e chirurgiche, a fronte di tempi che erano tre anni fa i più brevi dell’area, la funzionalità del pronto soccorso è stata più volte al centro di polemiche e tuttora produce attese lunghissime, gli interventi di prevenzione oncologica sono diventati non corretti. Tutto questo descrive una crescente e consistente difficoltà di accesso ai servizi.

I programmi di realizzazione di investimenti più volte promessi sono in grave ritardo, così come la realizzazione delle Case della Salute. E soprattutto continua ad essere episodica ed incompleta l’applicazione del chronic care model e della medicina di iniziativa, che invece dovrebbe essere scelta solidamente strategica, di fronte ad una popolazione che invecchia. Ma sono numerose altre, anche specifiche, le problematiche che ci preoccupano nel nostro territorio: dalla mancata possibilità di somministrazione della pillola abortiva RU486, alle difficoltà degli screening, alla situazione di marginalità della prevenzione collettiva e la sua insufficiente integrazione con la tutela ambientale.

Noi pensiamo che la creazione delle tre macro ASL, prevista dalla riforma Rossi, lungi dal razionalizzare il governo dei problemi e da rendere più efficaci le risposte, abbia determinato un processo di centralizzazione dei servizi, sempre più lontani dalle esigenze dei cittadini, degli operatori e dell’organizzazione in generale, senza un dimostrato contenimento della spesa (vedasi l’aumento della spesa farmaceutica) e abbia provocato la perdita di alcune esperienze di eccellenza e acuito una serie di criticità, allontanando ancora di più i centri decisionali dal territorio ed aggravando il processo di disimpegno della politica (quella più prossima ai cittadini come le istituzioni comunali) dalle scelte strategiche in sanità. Questo provoca scoramento e disaffezione tra gli operatori, che si sentono periferici e spesso mortificati nelle competenze che avevano sviluppato.

Il tema della gestione della sanità è un tema profondamente politico, come dimostra il disagio della popolazione, essendo centrale per la qualità della vita e la serenità dei cittadini e non può essere semplicemente affidato ai tecnici come se fosse un problema esclusivamente gestionale. Questo territorio aveva ottenuto, grazie ad anni di battaglie della popolazione e delle Amministrazioni locali, la “sovranità” sulle scelte in materia sanitaria, con la conquista della Usl autonoma. Non possiamo rinunciare ad un governo efficace della nostra sanità. Ricordiamo che le uniche discussioni sul tema sanità che questo Consiglio ha affrontato sono state, non a caso, per iniziativa delle opposizioni pur a fonte di ripetuti episodi di malfunzionamento denunciati dai cittadini sugli organi di informazione. Dobbiamo ricordare che la nostra Sindaca ricopre anche il ruolo di Presidentessa della Conferenza dei Sindaci della mega-ASL e si trova quindi nella posizione di chi dovrebbe disporre di tutti gli strumenti per dare un giudizio sulle condizioni della sanità del nostro territorio, sull’efficacia - e comunque sugli esiti - della riforma oltre che intervenire politicamente per correggere situazioni critiche per i servizi ai cittadini.

Noi crediamo che il tema sanità non possa essere assente dal dibattito di questo Consiglio Comunale e che questo dibattito debba provare ad essere un punto di riflessione, il più largo possibile, della città intera, intorno a come funziona il suo sistema di servizi sanitari e su quali siano le direzioni da prendere per riappropriarsi di proposte e decisioni che ci riguardano.

È per questo che siamo a chiedere nel più breve tempo possibile la convocazione di un consiglio comunale aperto sulla sanità.

Gruppo Consiliare FabricaComune per la Sinistra
Gruppo Consiliare Ora si Cambia
Gruppo Consiliare Linea Civica



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