Il testamento biologico nella legislazione italiana: ecco un convegno

Si terrà venerdì 19 gennaio presso la Sala delle Baleari con inizio alle ore 16:30 un incontro pubblico, a ingresso gratuito, con il Patrocinio del Comune di Pisa, sul testamento biologico, promosso dalla So.Crem.

Al secondo comma dell’art. 32 della nostra Costituzione troviamo scritto: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».

La legge sul testamento biologico, approvata in via definitiva dal Senato il 14 dicembre scorso, dopo oltre venti anni di iter parlamentare, ha attivato la Società Pisana per la Cremazione per una sua corretta applicazione e messa in pratica.

Ma già dal 1° dicembre 2017, l’Ente cremazionista, forte del dettato costituzionale e del trattato di Oviedo per i diritti umani, si era messo in azione assicurando i propri servizi ai soci con volontà di dichiarare anticipatamente il trattamento sanitario cui sottoporsi in caso di patologie degenerative che non hanno speranza di guarigione.

Oggi con la legge attuativa dell’art. 32 della Carta costituzionale, norma che garantisce a ogni cittadino la possibilità di esprimere la propria autodeterminazione sui trattamenti sanitari senza prospettiva, poter rifiutare quindi l’accanimento terapeutico, si rafforza l’azione della So.Crem.

Al convegno interverranno:

-          Mario Falconi, Presidente del Tribunale dei Diritti e dei Doveri del Medico;

-          Luigi Manconi, Presidente della Commissione straordinaria del Senato della Repubblica per la promozione e la tutela dei diritti umani;

-          Paolo Malacarne, Direttore dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione 6 – AOUP

-          Maurizio Mori, Docente di Filosofia presso l’Università di Torino, Presidente della Consulta di Bioetica onlus.

-          Moderatore: Renzo Castelli, giornalista e scrittore.

Il convegno è stato promosso anche con la volontà di rendere più comprensibile il fatto che la scelta del testamento biologico non significa favorire l’eutanasia, ma solo la volontà di lasciare libera la persona interessata, lucida e dotata di volontà, consapevole di essere giunta alla fine della sua vita, di scegliere di non essere inutilmente torturata, levando dall’angoscia i suoi familiari che non accettano che sia tradita la volontà del loro caro.

Il Convegno ha avuto l’accreditamento da parte dell’Ordine degli Avvocati per circa 30 posti che sono già tutti occupati (il numero di richieste ha superato quello dei posti a disposizione)

 

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Pisa



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