Cittadinanza a Mussolini, Rc e Pci: "Si alla revoca e no spazi pubblici a neofascisti"

Dopo i gravissimi fatti di Macerata, noi come Partito della Rifondazione Comunista Valdelsa fiorentina e Partito Comunista Italiano sezione Empolese Valdelsa, chiediamo che codesta Amministrazione si adoperi in modo fermo e convinto, oggi ancor più del passato, contro ogni forma di fascismo e razzismo sul nostro territorio comunale.

Il fascismo non è mai morto, anzi, dalla strage di piazza Fontana fino a Bologna vi è ampia documentazione che dimostra la connivenza di settori dello stato deviato, stato che purtroppo ha in qualche modo “tollerato” che questi gruppi eversivi continuassero ad agire.

Passato il periodo delle grandi stragi, complice la crisi economica che ha creato enormi sacche di disagio, soprattutto nei giovani, ci troviamo Casa Pound, i “fascisti del nuovo millennio” addirittura legittimati a partecipare alle elezioni.

Queste organizzazioni pescano a piene mani e trovano consensi nel vuoto delle ideologie che si è spalancato a sinistra e si legano pericolosamente al razzismo contro gli immigrati ormai diffusissimo nella nostra società, complice anche la deriva “securitaria” alimentata dalla destra ma, purtroppo, raccolta anche da chi si dichiara di sinistra.

Ci sarebbe bisogno di una straordinaria opera culturale e di rimozione delle cause del disagio diffuso tra la popolazione ma sono necessarie anche azioni concrete ed evidenti che manifestino la totale contrarietà e opposizione al fascismo nella sua forma attuale e ad ogni manifestazione razzista.

Pertanto chiediamo e proponiamo le seguenti azioni a difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo così come sancito dalla Costituzione della Repubblica italiana:

1) proposta di modifica dello Statuto comunale e relativi regolamenti comunali affinché non siano concessi spazi pubblici a tutte quelle forze che si richiamano esplicitamente al fascismo, come segnale forte e tangibile.

2) La revoca immediata della cittadinanza onoraria conferita nel 1924 a Benito Mussolini.

3) considerato che la memoria storica e il suo mantenimento, così come la conoscenza dei fatti storici e la loro continua condivisione, è il primo passo per evitare di ricadere in tragici eventi chiedo che l’Amministrazione comunale metta a disposizione dei fondi per la catalogazione, l’eventuale restauro e la messa in sicurezza dell’Archivio Postunitario del Comune di Certaldo.

Auspichiamo inoltre che Presidente della Repubblica, in quanto garante della Costituzione, intervenga pubblicamente in maniera chiara e netta su tali comportamenti, sia di singoli che di forze politiche presenti anche in parlamento, e sulla loro incostituzionalità.

Cinzia Orsi, segretaria PRC Valdelsa fiorentina

  Sandro Scardigli, segretario PCI Empolese Valdelsa


 

 



Tutte le notizie di Certaldo

<< Indietro

torna a inizio pagina