Attentato di Capodanno, torna in carcere uno dei presunti responsabili

La Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da due degli anarchici ritenuti responsabili dell'attentato alla sede del movimento di estrema destra CasaPound della notte di capodanno del 2017, nella quale Mario Vece perse l'uso di un occhio e dovette subire l'amputazione della mano. Il GIP aveva annullato i fermi, ma il tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere per G.G, 32 anni, e l'obbligo di dimora e di firma per N.A., 35 anni.

La Cassazione ha ancora una volta confermato la necessità di misure cautelari in base ai gravi indizi di colpevolezza documentati nella complessa indagine e culminati nell’emissione dei decreti di fermo emessi dalla Procura.

Sono pertanto 3 le persone attualmente in carcere per il grave attentato: si tratta di Salvatore Vespertino, il cui DNA fu trovato sui resti dell’ordigno, Pierloreto Fallanca, anch’egli recentemente arrestato dopo identico pronunciamento della Corte di Cassazione e, adesso, G. G.

Gli indizi raccolti nella minuziosa indagine della DIGOS della Questura di Firenze e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - che hanno consentito alla Procura della Repubblica di delineare gli elementi costitutivi di un’articolata associazione a delinquere in capo a 15 persone, ritenute responsabili di una serie di reati di natura politica maturati in seno alla compagine anarchica fiorentina, per i quali sono indagate complessivamente 40 persone - sono quindi stati riconosciuti pienamente fondati al fine di sostenere l’accusa nelle prossime fasi processuali.

 



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