Aeroporto Firenze, Fratoianni (SI) in Parlamento: "Tavolo per ridiscutere scelte"

In merito al progetto di realizzazione della nuova pista di volo, dei piazzali per aeromobili, del nuovo terminal passeggeri, della viabilità di accesso e dei parcheggi, dell’area cargo dell’aeroporto Vespucci di Firenze, di fronte alla contrarietà di ben 7 amministrazioni comunali, rappresentative di quasi 400mila cittadini, il governo intende o no  aprire un tavolo politico-istituzionale per ridiscutere le scelte compiute?

E' una delle domande che il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali pone al governo nell'interrogazione presentata in Parlamento ai ministri dell'Ambiente e delle Infrastrutture oltre al Presidente del Consiglio.

Moltissimi soggetti – centri di ricerca universitari, amministrazioni locali, associazioni ambientaliste, comitati di cittadini –  - ricorda nell'interrogazione l'esponente della sinistra - hanno espresso nel corso degli anni notevoli criticità per i grandi rischi per la salute, per l’ambiente, per l’economia derivanti dall’approvazione di questo progetto e della sua successiva realizzazione.Nelle settimane scorse i comuni di Sesto Fiorentino, Campi, Prato, Calenzano, Signa, Poggio a Caiano, Carmignano hanno presentato ricorso al Tar contro il decreto di valutazione ambientale che permetterà la realizzazione dell’opera.

Fratoianni poi chiede per quale motivo nell’Osservatorio ambientale, nonostante le prescrizioni lo richiedessero, i comuni su cui insisterà l’opera non sono stati rappresentati; Se a fronte della contrarietà di 7 amministrazioni comunali, rappresentative di quasi 400mila cittadini, il governo ritiene di dover rivedere i finanziamenti annunciati dal Cipe nello scorso gennaio per oltre 330 milioni di euro previsti nel Masterplan 2029;

Infine - il leader di Si  chiede al governo - se a fronte delle numerose prescrizioni a tutela dell’ambiente che prevedono altrettanto numerosi interventi, se l'esecutivo è in grado di stabilire e di rendere finalmente noto quanto ammonterà il costo totale dell’opera. E contestualmente rendere noto quanto ammonterà il finanziamento privato dell’opera.

Nicola Fratoianni, Liberi e Uguali - SI



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