Via il progetto teleriscaldamento. I lavori partiranno nelle prossime settimane: dureranno due anni

L'impianto di Rancia 1 a Radicondoli

A Radicondoli parte ufficialmente il percorso per il teleriscaldamento geotermico: ad annunciare l’avvio dei lavori è il Sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi, durante il convegno “Risorsa geotermica, oltre la produzione elettrica: a Radicondoli parte il teleriscaldamento”, svoltosi questo pomeriggio a Radicondoli presso il Palazzo Bizzarrini grazie alla collaborazione tra Comune, Co.Svi.G (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) ed Enel Green Power.

Radicondoli si aggiunge così alla lista dei comuni toscani che già utilizzano il vapore residuo delle centrali a fini termici sia per il teleriscaldamento sia per attività produttive. Grazie al calore geotermico il teleriscaldamento è infatti già attivo a Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo e Santa Fiora; a questi si aggiungeranno presto Montieri, Chiusdino e appunto Radicondoli. Anche l’impiego del vapore geotermico nelle attività produttive sta assumendo caratteristiche interessanti: sono circa 250mila i metri quadrati di serre che lo utilizzano in sostituzione dei combustibili fossili, tra queste anche la Parvus Flos di Radicondoli che nel corso dei lavori ha illustrato la sua esperienza insieme ai progetti presentati da Geo Serra e dalla società agricola Anqua.

Roberto Parri, Responsabile Esercizio Impianti geotermici di Enel Green Power, ha fatto un quadro sulla situazione toscana e italiana dei teleriscaldamenti sottolineando come sia importante utilizzare calore alla più bassa temperatura in virtù delle necessità in modo da estendere le aree in cui in Italia è possibile utilizzare calore geotermico. Attualmente in Toscana sono circa 6.000 le utenze che utilizzano il teleriscaldamento geotermico. A Radicondoli l’impianto scambiatore di calore sarà adiacente alla centrale geotermica di Rancia 1, nel Comune di Radicondoli, e i lavori di costruzione dell’impianto partiranno nelle prossime settimane per giungere a conclusione in circa 2 anni.

“Molto si può fare – ha detto Sergio Chiacchella, Direttore di CoSviG – per favorire la diffusione dell’uso del calore geotermico anche in zone dove non è tradizionalmente utilizzata, pensando alle basse entalpie che possono diventare una sorgente termica per la climatizzazione invernale ed estiva, sia nell’edilizia che a fini produttivi. Per questo CoSviG sta investendo molto attraverso EnerGea per creare sinergie tra il mondo della ricerca, il mondo delle istituzioni e delle imprese, con l’intento di sviluppare una filiera del settore in Toscana, regione dove è nata la geotermia”.

Al convegno sono intervenuti Piero Ceccarelli, Sergio Chiacchella, rispettivamente Amministratore e Direttore di CoSviG, Loredana Torsello Direttore di EnerGea; il Sindaco di Radicondoli Emiliano Bravi e l’Assessore all’ambiente Flavio Lippi; Roberto Amidei Direttore Ges Pomarance, Roberto Parri di Enel Green Power, Aldo Ianniello, Dirigente del settore Energia della Regione Toscana. Le conclusioni sono state affidate a Simone Bezzini, Presidente della Provincia di Siena, che tra le altre cose ha ricordato le iniziative della Provincia per il raggiungimento dell’obiettivo “Siena Carbon Free”.

Fonte: Enel Ufficio Stampa

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