Confesercenti Toscana lancia un appello a Renzi: “Una colata di cemento di scaffali oscurerà anche la Val D’Orcia?”

Un panorama della Val D'Orcia

Massimo Biagioni, direttore Regionale di Confesercenti, ha diffuso questa dichiarazione contro l'invasione di supermercati in val D'Orcia.

“Dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale,  Confesercenti Toscana lancia un SOS a Renzi affinché l’invasione di grandi strutture di vendita nella Toscana si fermi. A questo punto non rimane che appellarsi al Presidente del Consiglio e al suo amore per la Toscana.

La sentenza della Corte Costituzionale che ancora una volta cancella leggi della Regione Toscana per favorire gli interessi delle grandi imprese è veramente preoccupante e getta un’ombra sinistra sul futuro di quelle realtà che hanno scelto l’equilibrio, la tutela del territorio, la qualità della vita, attenzione agli abitanti, ai giovani e agli anziani residenti in tanti borghi.

Solerti funzionari ministeriali stanno da anni massacrando le leggi delle regioni e in particolare della Toscana per favorire insediamenti di grandi strutture di vendita in spregio ai programmi e agli impegni politici degli amministratori eletti. Con la novella del “lo vuole l’Europa”, il Governo Monti ha dato il via al  peggiore liberismo, promettendo posti di lavoro e sviluppo, ma raccogliendo regressione di occupati, crisi dei consumi e chiusura di piccole imprese, con i centri cittadini privi di vitalità, asfissiati da grandi strutture  della distribuzione sulle grandi strade di comunicazione.

Una strategia che è continuata con Letta e che mette la testa fuori anche con il Governo Renzi, aiutata da Autority attente a favorire le grandi imprese a danno di quelle medie e piccole.

I territori hanno diritto di scegliersi il futuro? I toscani come possono difendere le caratteristiche che tutto il mondo ci invidia? Che fare per non assomigliare alle periferie delle megalopoli? Insieme alle eccellenze di Firenze e di qualche grande piazza, esiste una rete di paesi che è una ricchezza aggiuntiva e straordinaria in grado di sostenere un binomio invincibile nel mondo: Florence, Tuscany.

Non è all’ordine del giorno la modernizzazione, ormai il commercio prevede di tutto e di più tanto da perdere per strada imprese e occupati, falcidiati dalla crisi e da una tassazione asfissiante e da strutture della Grande Distribuzione.

Non possiamo arrenderci a una colata di decine di migliaia di metri cubi di scaffali sui cipressi della Val d’Orcia. Per tutto questo chiediamo al Presidente del Consiglio un suo decisivo intervento.

Fonte: Ufficio Stampa Confesercenti Toscana

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