Agricoltura, Riccardo Galligani (Lega Nord): "Il paesaggio è rovinato dai centri commerciali, non da viti e oliveti"

Riccardo Galligani

In questi giorni stiamo assistendo ad un forte scontro tra i produttori agricoli toscani e la Regione, solo in parte mitigato dall'intervento diretto del Governatore Rossi che ha tentato di calmare le acque agitate del settore agricolo ed in particolare vitivinicolo della Toscana, seppur continuando a difendere il piano paesaggistico della sua Giunta, il quale metterebbe a rischio lo sviluppo agroeconomico della regione.

Secondo gli estensori del piano, le vigne, gli oliveti e le monocolture come quelle di grano, caratteristiche del territorio del sud della Provincia di Siena, metterebbero a rischio la bellezza del paesaggio e lo esporrebbero al rischio idrogeologico.

«Se c'è uno scempio del paesaggio toscano, lo fanno i grandi centri commerciali, non certo i vigneti, gli oliveti o i campi di grano.» afferma il segretario della Lega Nord Siena Riccardo Galligani. «Ci auguriamo che la Regione faccia immediatamente marcia indietro e che siano quindi accolte in pieno le osservazioni che presenteranno le associazioni di categoria degli agricoltori. Diversamente metteremo in campo proteste singolari contro l'approvazione di un piano che cela, fin dalla pagina di presentazione contenenti frasi di celebri personaggi, la superbia con la quale i tecnici estensori autovalutano il loro lavoro non come la rappresentazione grafica di un'idea, ma l'Idea stessa da seguire, come amava dire l'urbanista neorealista Ludovico Quaroni dal quale hanno preso in prestito la frase e che evidentemente è anche ispiratore della cultura urbanistica di chi ha scritto il piano. Non ce ne vorranno l'assessore Marson o il Governatore Rossi, se a vedere le opere “architettoniche” neorealiste di Quaroni, come la Chiesa Madre di Gibellina che assomiglia più ad una moschea (1972), il quartiere INA-Casa del Tiburtino (1947), oppure il quartiere Casilino a Roma (1962), preferiamo di gran lunga gli scorci dei filari del Chianti o i campi di grano della Val d'Orcia!»

Fonte: Lega Nord Toscana

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