Alla libreria Ubik un incontro su come diventare redattori di Wikipedia

Domenica 12 ottobre alle ore 17,00 presso la libreria Ubik di Pisa, nell’ambito dell’Internet Festival, il wikipediano Francesco Bini spiegherà come entrare da protagonisti nella comunità di Wikipedia e diventarne membri attivi e fattivi

Con 60 milioni di accessi al giorno da tutto il mondo, circa 300 voci nuove ogni 24 ore in Italia e in media 400 mila modifiche, Wikipedia è diventata uno dei siti più visitati del globo, porta d'accesso quotidiana a un vastissimo patrimonio di conoscenze. Col crescere delle pagine disponibili e del numero di persone che giornalmente la consultano, è naturale farsi delle domande su come sia nata e su come funzioni questo enorme e ramificato sistema di organizzazione del sapere, chi ci sia dietro i suoi contenuti e soprattutto quali siano le regole, le convenzioni e i principi a cui ciascun redattore dell’enciclopedia libera si deve attenere.

In occasione dell’Internet Festival, domenica 12 ottobre alle ore 17.00 presso la libreria Ubik a Pisa Francesco Bini, wikipediano stabilmente tra i primi 10 contributori della versione italiana e tra i primi 5 uploader mondiali di Commons, autore del libro Te la do io Wikipedia. Wikipediano in 60 minuti edito dalla casa editrice digitale goWare, spiegherà come creare una voce di Wikipedia in 40 minuti, guidando alla scoperta di questo modello di organizzazione dei contenuti che ha inventato, perfezionato e definito gli standard della scrittura sul web.

 

«Wikipedia cerca di essere il più trasparente possibile – afferma Francesco Bini – ma ormai non è facile districarsi nelle sue centinaia di regole, convenzioni, principi e abitudini, specialmente per chi decide di accostarsi per la prima volta e fare magari il grande passo, trasformandosi da semplice lettore in redattore attivo. Questo incontro nasce per questo: fornire una serie di informazioni base, in soli 40 minuti, e fare il punto su un fenomeno che è sulla cresta dell’onda da anni e non accenna ancora a fermarsi».

Fonte: Ufficio Stampa

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